Domenica, 6 Aprile 2025 AbruzzoPepe (PD), “Diritto alla salute negato, offese e minacce, questa è la destra di Marsilio"Le espressioni usate dal Presidente della Giunta inadeguate e fuori luogo“Perché ci sia speranza, diceva Sant’Agostino, occorrono due elementi: indignazione e coraggio. Con la manifestazione di giovedì in Consiglio regionale i cittadini hanno dimostrato di avere ancora la speranza che questa regione possa essere governata diversamente, con attenzione alle esigenze e ascolto dei disagi che quotidianamente i cittadini vivono. Tante e tanti abruzzesi hanno deciso di essere presenti all’Aquila per ribadire le preoccupazioni legate ad una sanità pubblica che non da risposte, ma ha accumulato quasi 200 milioni di disavanzo in 6 anni”. Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale del Pd Dino Pepe. “Il diritto alla salute è punto fermo della nostra Costituzione, pilastro fondamentale del nostro Paese – aggiunge – I dati sulle lunghe liste d’attesa, la mobilità passiva dilagante, i 120 mila abruzzesi che hanno rinunciato alle cure e i 60 mila senza medico di famiglia, ci dicono che in Abruzzo questo diritto è compromesso. L’aumento della tassazione da parte della maggioranza di centro destra ha naturalmente provocato la protesta, ciò che il presidente Marco Marsilio e i suoi non hanno compreso è l’enorme frustrazione che gli abruzzesi vivono nel dover pagare più tasse non per avere più servizi o per mantenere una sanità in salute, ma per ripianare debiti prodotti da una sanità malata, incapace di offrire cure e prevenzione in maniera accettabile ed adeguata”. “È questo il cortocircuito che ha di fatto reso vano il paragone maldestramente fatto da Marsilio con regioni come l’Emilia Romagna, regioni in cui il servizio sanitario funziona, regioni in cui i cittadini si sentono garantiti nel loro diritto alla salute – prosegue il consigliere Dem – Ma la destra di Marsilio è andata oltre. Anziché chiedere scusa agli abruzzesi, alle centinaia di pacifici manifestanti, alle quattro sigle sindacali che hanno indetto la manifestazione (CGIL-CISL-UIL-UGL) e a tutte le parti sociali che nelle Commissioni hanno espresso contrarietà alla manovra, Marsilio tuona minacce e offese”. “Perché i cittadini abruzzesi diventano teppa rossa e la protesta pacifica diventa violenza? Per un fine ben preciso: sviare, offuscare, narrare il falso, spostare l’attenzione dal problema vero: la sanità pubblica abruzzese è in ginocchio. È lo stesso schema usato in campagna elettorale con conti tenuti nascosti e assessori e consiglieri di centro destra che facevano bolle di sapone nei teatri, fingendo che tutto andasse bene. È la perenne macchina della propaganda della destra che da giovedì, però, non funziona più”, conclude. |