Mercoledì, 12 Marzo 2025 Vastese

Indagini sulla morte dell'operaio nel cantiere di Torino di Sangro

Tra gli indagati figura anche chi ha costruito l’autobetoniera

Nel registro degli indagati per la morte di Antonio Fabiano, 46 anni, l’ operaio di Roccaspinalveti , schiacciato dal braccio meccanico di una autobetoniera mentre lavorava in un villaggio turistico di contrada Dragoni, sono finiti il titolare dell’azienda che ha costruito l’autobetoniera e il responsabile della revisione della ditta, delegato al controllo della perfetta funzionalità e sicurezza del mezzo.

A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano.

La caduta improvvisa del pesante braccio metallico, porta infatti gli investigatori ad ipotizzare un difetto del mezzo non individuato dall’azienda di Paglieta che lo ha acquistato. Fondamentale a questo punto sarà la perizia che verrà fatta venerdì nel centro turistico Miramare village di contrada Dragoni.

Nel fascicolo aperto dalla procura istoniense gli indagati sono 5: il costruttore del mezzo, il responsabile della revisione , l’azienda acquirente e i due titolari della ditta esecutrice dei lavori di sistemazione del camping. Dal giorno dell’incidente avvenuto il 18 febbraio, l’autobetoniera è sotto sequestro . Il mezzo non è mai stato spostato per non alterare nessun particolare dell’impastatrice e lo stato dei luoghi . I periti analizzeranno accuratamente Il braccio di ferro piombato sull’operaio per stabilire perchè si è staccato e soprattutto se l’inconveniente avrebbe potuto essere evitato.

Il legale del titolare della ditta che ha noleggiato l’autobetoniera, l’avvocato Antonello Cerella, insiste nel sostenere che l’eventuale difetto era sconosciuto a chi ha comprato il mezzo. Cerella ha nominato un proprio perito, l’ingegnere Walter Di Felice. Il professionista assisterà alla perizia disposta dalla Procura insieme all’ingegnere Marco Colagrossi, perito nominato dal sostituto procuratore della Repubblica della Procura di Vasto, Silvia Di Nunzio.

Non è escluso che anche la parte civile ( genitori, fratelli e compagna di Fabiano ), rappresentata dall’avvocato Antonella De Toma , decida di nominare un proprio perito. Qualora venisse riscontrato un difetto di fabbrica del mezzo la posizione del titolare dell’impresa che lo ha affittato si alleggerirebbe di molto. I primi riscontri emersi depongono a favore dei titolari dell’impresa che eseguiva materialmente i lavori e che sono assistiti dall’avvocato Rosario Di Giacomo. Il giorno dell’incidente anche loro hanno rischiato di finire sotto il braccio metallico. Uno dei due è stato colpito di striscio ed ha riportato lesioni ad un polso.