Martedì, 11 Marzo 2025 ChietiSanità a Chieti, genitori disperati: "Mancano gli ausili medici per nostra figlia"La famiglia denuncia i continui ritardi e la mancanza di fondi: "Un diritto negato’"Una storia di rabbia e battaglia quotidiana per ottenere un diritto essenziale alla salute. I teatini Claudio Evangelista e Marianna Angelini, genitori della quindicenne Siria, residente in contrada Brecciarola, denunciano una situazione insostenibile: la mancanza di forniture sanitarie fondamentali per la loro figlia affetta da spina bifida. La ragazza, beneficiaria della legge 104 in situazione di gravità, con accompagnamento, dipende dall'uso quotidiano di cateteri. Una necessità imprescindibile per prevenire danni irreversibili ai reni e complicazioni gravi legate alla sua patologia. Fino a qualche mese fa, i cateteri venivano forniti regolarmente dall'Asl di Chieti senza particolari problemi. Tuttavia, nel mese di novembre 2024, recandosi in una Farmacia di Chieti Scalo per il ritiro della fornitura trimestrale, la famiglia si sarebbe sentita rispondere che l'Asl non aveva dato autorizzazione all'ordine per mancanza di fondi. Dopo innumerevoli tentativi e visite quotidiane in farmacia, senza trovare una soluzione, il 21 novembre la situazione è diventata critica: i genitori, ormai senza scorte di cateteri per Siria, hanno contattato l'ufficio protesico della Asl. Anche in questo caso, la risposta è stata la stessa: "Non ci sono soldi in cassa". Presi dalla disperazione, si sono rivolti all'Urp dell'Ospedale Ss. Annunziata di Chieti, che, "pur raccogliendo la segnalazione, non ha fornito una risposta immediata". Solo dopo essersi recati dai carabinieri per presentare denuncia, "la tanto attesa chiamata è arrivata: l'autorizzazione alla fornitura era finalmente disponibile". Pensando di aver risolto il problema, i genitori hanno sospeso la denuncia. "Ma con l'arrivo di febbraio, la storia si è ripetuta. Nuovamente, la farmacia non ha potuto ordinare i cateteri per mancanza di fondi". Ancora una volta, la famiglia ha contattato l'Urp, scritto Pec e alla direzione sanitaria e si è recata di persona alla sede per ottenere risposte. Anche in questo caso, nessuna soluzione definitiva: "Ci hanno detto che possono aiutarci solo per pochi giorni, ma che la mancanza di fondi non dipende da loro". Nel frattempo, la Farmacia Ospedaliera di Chieti ha inserito Siria in un canale dedicato alle malattie rare, sperando che la situazione migliori. Ma l'incertezza regna sovrana e i genitori sono stanchi di lottare per quello che dovrebbe essere un diritto garantito: "Aspettiamo, ma siamo sempre più convinti che l'unica soluzione sia il commissariamento della Asl, in modo che lo Stato intervenga direttamente". Mentre la famiglia si trova in questa battaglia senza fine, i genitori tengono a sottolineare "il supporto ricevuto dagli operatori sanitari, che cercano di aiutare per quanto possibile nonostante le difficoltà del sistema".
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