Sabato, 11 Gennaio 2025 Nazionali

CGIL, “Retromarcia INPS su requisiti, serve trasparenza"

Il sindacato “ribadisce la correttezza della propria denuncia"

 “Retromarcia” dell’Inps sullo spostamento in avanti dei requisiti per lasciare il lavoro.

“Nonostante la smentita dell’Istituto, è esattamente ciò che è accaduto”, scrive la Cgil su Collettiva, ricordando che ieri aveva denunciato il cambiamento da parte dell’Inps dei requisiti per il raggiungimento della pensione anticipata che nei propri applicativi veniva spostata in avanti: dal primo gennaio del 2027 sarebbero infatti serviti 43 anni e un mese di contributi.

“Peggio ancora dal 2029, quando il requisito sarebbe aumentato ulteriormente a 43 anni e 3 mesi”, osserva il sindacato.

Stesso destino per le pensioni di vecchiaia, con l’età minima che passa da 67 anni e 3 mesi nel 2027 e a 67 anni e 5 mesi nel 2029.

Il sindacato di corso d’Italia “ribadisce la correttezza della propria denuncia pubblicata ieri in merito ai nuovi requisiti pensionistici a decorrere dal 2027, come risultava su tutti gli applicativi Inps”.