Martedì, 1 Ottobre 2024 Chieti

Incendio alla MA.GMA di Chieti: la Procura apre una inchiesta

Rogo anche nel 2009. Le fiamme non sono state ancora domate

Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Marika Ponziani, ha aperto un’inchiesta per accertare l’origine del violento incendio che, sviluppatosi ieri intorno alle 21, ha distrutto a Chieti Scalo, nella zona industriale, lo stabilimento della Mag.Ma, azienda che tratta rifiuti industriali recuperando materiale plastico e cellulosa. In questa fase si indaga per incendio colposo a carico di ignoti.

Le attività di indagine sono state delegate alla Squadra Mobile di Chieti. Non si fanno ancora ipotesi sulle cause all’origine del rogo e, almeno in questa fase, sembra da escludere l’origine dolosa.

Nel momento in cui sono divampate le fiamme, un’ora prima della chiusura dell’attività, nei capannoni c’erano due addetti che hanno cercato di spegnerle con gli estintori e hanno allertato i soccorsi.

Da ieri sera, e per tutta la notte, sul posto stanno operando diverse squadre e mezzi dei Vigili del Fuoco di Chieti, il cui intervento ha scongiurato che il fuoco si propagasse alle aziende vicine. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso, dall’area si sprigiona ancora del fumo, anche se in quantità molto ridotta, e si cerca anche un mezzo aereo per effettuare lo spegnimento dall’alto.

Quello della Mag.Ma di Chieti Scalo è il secondo devastante incendio in 15 anni. Il 21 giugno del 2009, infatti, l’azienda subì la distruzione di quasi metà della fabbrica: macchinari, camion e un capannone andarono in fumo.

Le analisi che l’Arta Abruzzo fece allora rilevarono prevalentemente la presenza di idrocarburi aromatici, derivanti dalla combustione delle plastiche, ma non furono trovati composti organici contenenti cloro, pericolosi per la salute in caso di combustione.

Secondo le rilevazioni di allora la deposizione di inquinanti avrebbe interessato principalmente la regione a sud dell’impianto, mentre empiricamente stavolta la nube tossica è sembrata più grande ed estesa verso tutta la vallata del Pescara. Nel 2009, neanche un mese dopo, un altro devastante incendio colpì nella stessa area la Seab, azienda di smaltimento rifiuti. Dopo questo rogo fu aperta un’inchiesta per incendio doloso.

La qualità dell’aria all’interno del policlinico di Chieti è quella di sempre, pertanto non si rende necessaria allo stato attuale alcuna misura particolare.

L’attività nelle unità operative e nel blocco operatorio prosegue regolarmente. Lo ha reso noto la Asl Lanciano Vasto Chieti dopo che, in seguito all’incendio che si è sviluppato nella notte a Chieti Scalo nell’azienda Mag.Ma, sono in corso monitoraggi ambientali da parte dei tecnici Arta anche nell’ ospedale “SS.Annunziata”, in prossimità degli impianti di ventilazione. Tale attività fa seguito ai rilevamenti già effettuati nella notte dal Servizio Prevenzione e Protezione, diretto da Rocco Mangifesta, che non hanno evidenziato la presenza di agenti inquinanti.

Nel corso della riunione dell’unità di crisi che si è svolta questa mattina in Prefettura a Chieti, il direttore generale della Asl, Thomas Schael, la responsabile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Ada Mammarella, e lo stesso Rocco Mangifesta hanno dichiarato che non c’è stato e non c’è tuttora nessun pericolo per pazienti e dipendenti. La qualità dell’aria viene comunque monitorata costantemente dai tecnici Asl in collaborazione con Arta.

ILsindaco di Chieti, Diego Ferrara, ha disposto la chiusura tutte le scuole di ogni ordine e grado, il rettore dell’università “D’Annunzio” Liborio Stuppia ha disposto la chiusura per gli studenti mentre i dipendenti dell’ateneo lavoreranno in smart working.

L’ordinanza sindacale prevede la sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi i nidi di infanzia anche privati e i centri aggregativi e la chiusura completa delle scuole anche per il personale ATA e amministrativo; il divieto di raccolta e di consumo di prodotti ortofrutticoli e foraggio per animali;  il divieto di pascolo e razzolamelo degli animali da cortile e d’affezione; il divieto di utilizzo dei condizionatori d’aria e sostituzione dei filtri in caso di utilizzo degli stessi nella giornata odierna.

Si invita la cittadinanza: a chiudere le finestre e non esporsi ai fumi; a evitare spostamenti e frequentazioni dell’area interessata dall’incendio, se non per ragioni strettamente necessarie ed urgenti;  alla sospensione, compatibilmente con il sistema di produzione, delle attività lavorative nel raggio di due (2) chilometri dal luogo
dell’incendio;  ad evitare il soggiorno all’aria aperta nell’area interessata dall’incendio, se non muniti di mascherine facciali filtranti. A titolo precauzionale si raccomanda l’uso delle mascherine nelle aree limitrofe.