Giovedì, 5 Settembre 2024 Vastese“Quale futuro per i lavoratori abruzzesi?”L'USB chiede un incontro urgente alla Regione Abruzzo“La crisi che sta vivendo lo stabilimento Stellantis di Atessa, e di conseguenza tutto l’indotto, non ci sorprende poiché da anni i segnali mandati dalle politiche di investimenti della Stellantis e le dichiarazioni del ceo Tavares, anche durante la visita presso lo stabilimento di Atessa, erano abbastanza chiari”. Lo scrive in una nota il sindacato Usb che, dopo la lettera del ceo di Stellantis Carlo Tavares sul futuro dello stabilimento di Atessa (Chieti), chiede un incontro urgente al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e all’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca. “A nostro avviso – aggiunge l’Usb – i motivi dell’attuale stato di cose sono molteplici e non risiedono solo ed esclusivamente sul calo di richieste da parte del mercato dei veicoli leggeri. Gli effetti sull’occupazione sono passati in sordina, ma la perdita di circa 2.000 addetti nello stabilimento negli ultimi anni era più che un indizio e le ricadute sulle aziende dell’indotto sono ancor più preoccupanti”. “Il massiccio ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria da parte di Stellantis Atessa, utilizzata con rotazione poco equa per parte dei lavoratori, richiede un deciso intervento da parte delle istituzioni – viene osservato – Avevamo pubblicamente denunciato i pericoli anche a seguito del primo tavolo ministeriale specifico su Stellantis, convocato dal ministro Adolfo Urso e tenutosi a Roma il 14 febbraio 2023, a cui abbiamo partecipato e al quale non siamo più stati invitati, senza apparente motivazione. Nel periodo successivo si sono tenuti altri tavoli i cui sviluppi non sono stati nemmeno oggetto di assemblee dei lavoratori, da parte delle OOSS firmatarie del CCSL, creando una situazione di smarrimento tra i lavoratori, sia direttamente impiegati nello stabilimento Stellantis, che ancor più in quelli delle aziende dell’indotto”. “Le uniche informazioni sono quelle divulgate a mezzo stampa o in comunicati sindacali poco esaustivi. Anche gli esiti e le informazioni sul tavolo in cui è partecipe la Regione Abruzzo non sono stati oggetto di coinvolgimento dei lavoratori, che hanno bisogno di certezze e non di rassicurazioni: Quali investimenti ha garantito Stellantis in Val di Sangro? Con quali tempistiche? Quali garanzie occupazionali ha fornito l’azienda? La Regione Abruzzo cosa ha messo sul piatto degli investimenti infrastrutturali e con quali tempistiche?”. “Queste sono le domande che vorremmo porre al presidente Marsilio e all’assessore Magnacca ai quali abbiamo chiesto un incontro urgente per comprendere come stanno le cose in concreto, non limitandosi alle rassicurazioni mediatiche del ceo Stellantis, che non rispecchiano la realtà. È fondamentale sapere quali iniziative sta mettendo in campo la Regione Abruzzo a tutela dei lavoratori e del territorio, impegnare la stessa a far sì che gli effetti della crisi vengano equamente distribuiti anche a carico di Stellantis e delle aziende dell’indotto senza scaricarli esclusivamente sui lavoratori oltre che sulle casse dell’Inps”, conclude l’Usb.. |