Lunedì, 8 Luglio 2024 Vastese

Nello Stabilimento Stellantis di Atessa rallenta la crescita

Rispetto all'anno 2023 c'è l'aumento della produzione di solo il 2%

È in calo del 25,2% nel primo semestre del 2024 la produzione Stellantis, che si ferma a 303.510 veicoli. In rosso tutti gli stabilimenti, tranne Pomigliano e Atessa Lvc, dove comunque rallenta la crescita: a fine anno si andrà di poco sopra i 500mila veicoli.

Lo dicono i dati del report Fim-Cisl sulla produzione del principale gruppo automobilistico italiano. “Il Governo rispetti l’impegno di convocarci entro luglio a Palazzo Chigi per definire impegni e garanzie per il rilancio di un settore in difficoltà”, commenta il segretario generale Ferdinando Uliano.

I dati della produzione Stellantis nei primi sei mesi del 2024, dopo tre anni di crescita, segnano un’inversione di tendenza negativa rispetto al semestre dell’anno precedente: tra autovetture e furgoni commerciali sono 303.510 le unità prodotte contro le 405.870 del 2023. La produzione di autovetture segna un -35,9%, pari a 186.510, mentre quello relativo ai veicoli commerciali evidenzia una crescita del 2% raggiungendo una quota di 117.000 unità.

“Negli stabilimenti di produzione delle auto abbiamo riscontrato una situazione particolarmente negativa e una tendenza al peggioramento rispetto alla flessione del -23,8% già riscontrata nel primo trimestre”, sottolinea Uliano.

Per i veicoli commerciali Lvc di Atessa di fatto si è interrotta la crescita rispetto al 2023 (+2%), che si era riscontrata invece nel primo trimestre (+28,5%). “Se l’andamento riscontrato nel 1° semestre 2024 venisse confermato nei prossimi mesi e senza inversione di tendenza per gli incentivi, partiti di fatto con ritardo nel mese di giugno 2024, la produzione complessiva si attesterà intorno alle 500mila unità, al di sotto delle 751mila del 2023, a metà strada dall’obiettivo di 1 milione di veicoli nel 2030 stabilito a livello governativo e assunto dal Gruppo Stellantis”, nota la Fim-Cisl.

Lo stabilimento di Atessa ha lavorato su 15 turni per tutti i primi sei mesi, contrariamente al 2023 non ha subito fermi produttivi per mancanza di materiale (fermi che sono arrivati però a luglio). La previsione di inizio anno era di produrre 255mila veicoli commerciali con un incremento del 11% rispetto alle 230mila prodotte nel 2023.

La situazione è cambiata nel mese di giugno: per 15 giorni sono stati collocati con Cigo dalle 400-600 persone a seguito di una diminuzione degli ordini dei cabinati, a seguito di un calo del mercato dei camper. La produzione di cabinati per i camper da 400 al giorno è passata a circa 100 al giorno. La situazione è peggiorata nel mese di luglio dove l’azienda ha già comunicato un calo produttivo anche sulle produzioni van. Dall'8 luglio si lavorerà su due turni, coprendo con Cigo per circa 800 persone; dal 22 luglio al 2 agosto rimarrà chiuso con Cigo e dal 4 al 19 agosto 2024 scatteranno le ferie collettive.

Fim-Cisl rileva come “nello scorso mese di settembre sono stati stabilizzati, con contratti Stellantis a tempo indeterminato, 40 dei 180 lavoratori in staff leasing. A tutt’oggi sono presenti ancora 103 lavoratori in staff leasing da vari anni, che per noi devono essere stabilizzati. Non è accettabile che Stellantis continui a rinviare la questione nel tempo. Non bisogna disperdere le professionalità su cui si è investito per cosi tanto tempo. Lo stabilimento abruzzese deve continuare a mantenere la leadership nei veicoli commerciali anche nel gruppo Stellantis, pertanto a protezione della produzione italiana, continueremo a presidiare e verificare con attenzione gli equilibri produttivi interni al gruppo. Per questo motivo abbiamo chiesto nell’ultimo incontro in sede ministeriale, di predisporre anche per lo stabilimento di Atessa alla produzione di veicoli commerciali con la propulsione a celle a combustibile a idrogeno e ad incentivare ulteriormente la camperistica”.