Lunedì, 27 Maggio 2024 Chieti

Il conferimento dell'ordine della Minerva a Suor Alessandra Smerilli

La cerimonia per la prima volta si svolgerà al Teatro Marrucino

er la prima volta nella storia dell’ordine della Minerva, la cerimonia di conferimento della più alta onorificenza concessa dall’università degli studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara esce dagli spazi universitari e si trasferisce nella prestigiosa sede del teatro Marrucino di Chieti. Qui, lunedì 3 giugno alle 18, a ricevere l’onorificenza saranno suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero Vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale e il professor Giuseppe Novelli, ordinario di genetica medica e già rettore dell’università di Roma “Tor Vergata”.

Durante la manifestazione il rettore conferirà il titolo di membro onorario del corpo accademico della “d’Annunzio” a Sergio Dompè, presidente della holding Dompè Farmaceutici. Alla cerimonia, oltre ad autorità civili, religiose e militari, parteciperanno tutte le autorità accademiche, studenti, e dipendenti e collaboratori della “d’Annunzio”. Sarà predisposto un maxischermo nella piazza antistante. 

“Abbiamo deciso di dare a questa importante cerimonia una sua dimensione autonoma – spiega il rettore della “d’Annunzio”, professor Liborio Stuppia - staccata da altri momenti pur importanti della nostra vita accademica, così da accrescere la dignità anche sul piano del cerimoniale, di quella che è la più alta onorificenza concessa dal nostro Ateneo. Abbiamo perciò voluto scegliere anche la sede più prestigiosa del nostro territorio metropolitano, il teatro Marrucino, per lo svolgimento di un momento aperto il più possibile alla cittadinanza che esalta, al contempo, sia la scelta indicata dal regolamento dell’ Ordine accademico della Minerva, cioè quella di personalità istituzionali, culturali ed economiche che si siano particolarmente distinte con la propria opera, sia il ruolo di riferimento culturale oltre che di alta formazione che la d’Annunzio svolge egregiamente come grande Ateneo italiano da più di mezzo secolo”.