Martedì, 6 Giugno 2023 AbruzzoL’extralberghiero paga le tasse? Tanta notorietà poca conoscenzaLa replica di Lucia Simioni Presidente Associazione Regione AbruzzobnbETSPreferiremmo iniziare questa nostra riflessione, in risposta all’intervista pubblicata ieri su Abruzzoweb a Giammarco Giovannelli Presidente Federalberghi Abruzzo - “FEDERALBERGHI ABRUZZO CHIEDE RIFORME…….”, parlando di accoglienza di qualità, di turismo esperienziale, di B&B di qualità, senza dover ancora commentare le solite lamentele che ogniqualvolta si parla di turismo in Abruzzo, arrivano dalle categorie che per prime ricevono continuamente sostegni economici importanti, visibilità mediatica e normative adeguate, oltretutto facendo gran confusione sui termini reali del problema. Queste categorie anziché farsi portavoce ed essere capofila di un sano e prospettico progetto di sviluppo turistico che guardi alle nuove generazioni, continuano con il loro “cahier de doléance” lamentandosi per la pressione fiscale senza occuparsi delle loro incapacità di diversificare i servizi alberghieri medianti adeguanti strutturali migliorativi, rendendoli competitivi con le altre Regioni circostanti e soprattutto in linea con le richieste che arrivano dal mercato turistico emergente. “Garantire una concorrenza leale – senza demonizzare la ricettività extralberghiera, parificandola però a vere e proprie imprese”, questo è il commento dell’articolo di ieri del Presidente di Federalberghi Abruzzo Giammarco Giovannelli, il quale prima parla di Locazioni Turistiche e airbnb (ricordo che airbnb è solo una OTA) e poi spara nel mucchio e cita i B&B, che nulla hanno a che vedere con le Locazioni Turistiche. Ricordo che la categoria dei B&B, che la nostra Associazione Abruzzobnb sta rappresentando ormai da 10 anni quale unico riferimento regionale per chi voglia avere indicazioni chiare su come aprire la propria casa all’ospitalità familiare di qualità, nella nostra Regione è già normata da Leggi Regionali, che prevedono regole e indicazioni che ne stabiliscono limiti e operatività. Piu volte, in tanti nostri interventi a convegni o quando siamo stati auditi al Commissione Regionale abbiamo fatto presente la necessità di non demonizzare il settore ma di aiutarlo e governarlo, di aiutare i gestori che si accingono a fare accoglienza turistica, che non è per niente un lavoro facile, a professionalizzarsi e formarsi. Tante volte abbiamo chiesto collaborazioni ad altre categorie e siamo rimasti inascoltati, anzi trattati a volte con supponenza.. Il modo migliore per far crescere l’accoglienza di qualità in Abruzzo, è che ognuno si occupi del proprio target di mercato, lavorando insieme e creando sinergie positive, senza stabilire a priori regole non condivise. Ricordo che dietro ogni B&B ci sono molte famiglie e persone che in mancanza di alternative di lavoro, hanno trovato un introito economico con il quale hanno dato sviluppo ai territori circostanti molti dei quali subiscono da anni un totale spopolamento. Queste persone hanno investito del proprio, valorizzando il patrimonio immobiliare e hanno dato fiducia al Governo Regionale che appena insediato ha garantito loro disponibilità senza vessazioni inutili. Collegamenti |