Domenica, 26 Marzo 2023 Abruzzo

L'Agenzia per la Promozione Culturale cade a pezzi

L'Assessore D'Amario continua a fare orecchie da mercante

L'assessorato alla Cultura della Regione Abruzzo continua a maltrattare i cittadini di Vasto non utilizzando la  struttura dell'Agenzia per la Promozione Culturale di via Michetti che per decenni è stato il fulcro della Cultura vastese. Quei locali sono stati frequentati da migliaia di cittadini (giovani e meno giovani) per la consultazione dei volumi, per il prestito bibliotecario, per l'utilizzo dell'emeroteca, per la partecipazione a centinaia e centinaia di convegni, seminari e rappresentazioni teatrali realizzati all'interno dell'Auditorium.

Da metà mese l'Assessore D'Amario, dopo circa tre anni di chiusura dell'A.P.C., ha disposto la riapertura della stessa per soli due giorni alla settimana (il martedì ed il giovedì) utilizzando due soli dipendenti della Regione Abruzzo. Personale assolutamente insufficiente per l'erogazione di un servizio che, data l'ampiezza della struttura e la varietà dei servizi offerti, necessita di non meno di cinque unità per turno. 

Ma la cosa grave sta nel fatto che l'Agenzia per la Promozione Culturale di Vasto è insicura e pericolosa.

Come mostrano le immagini che pubblichiamo, una scala esterna è completamente staccata dalla struttura e potrebbe venir giù da un momento all'altro. La pavimentazione circostante l'edificio è disconnessa e l'Auditorium è inutilizzabile perché non a norma con consistenti infiltrazioni di acqua piovana.

Manderebbe l'Assessore D'Amario i suoi familiari a studiare nei locali dell'A.P.C. di Vasto? 

Può una struttura aperta al pubblico presentare seri pericoli per la incolumità dei frequentatori e del personale che vi opera?

Domande alle quali speriamo D'Amario voglia dare risposte. 

Nella circostanza torniamo a sollecitare i rappresentanti di questo territorio - che occupano poltrone all'interno del Consiglio Regionale (ndr: l'unico che è intervenuto sul problema è stato Pietro Smargiassi) - ad attivarsi per far recuperare dall'Assessorato alla Cultura le somme necessarie per la messa a norma dell'A.P.C. di via Michetti, che è un patrimonio dell'intera collettività. Infine, la Regione si decida ad inviare nei locali di via Michetti il personale necessario per il pieno funzionamento dell'A.P.C.. Ogni ulteriore ritardo non sarà accettabile.

M.M.