Vasto è una città che nasce in epoca pre-romana e che conserva tuttora le tracce del suo passato, tra queste risulta di grande importanza citare il complesso termale di Histonium, costruito intorno al II secolo d.C. e attualmente visitabile.
Le terme romane di Histonium, situate circa nella zona denominata dai vastesi “la frana”, rinvennero negli anni ’70, quasi un ventennio dopo il tragico evento che diede il nome all’area, ma divennero effettivamente un “sito archeologico” solo negli anni ’90, alla scoperta del mosaico più grande tra i due presenti.
Questi ultimi sono denominati “mosaico del Nettuno” e “mosaico marino” e rappresentano il gioiello del complesso termale per via della bellezza delle figure rappresentate e delle tecniche con cui sono stati
realizzati, che li collegano all’arte di maestranze africane probabilmente commissionate dalla stessa famiglia che permise la costruzione dell’intero complesso, gli Hosidi Gaetee. Le tecniche in questione comprendono l’utilizzo di mattoncini di tre principali colorazioni: bianco, nero e avorio, di cui nel caso del mosaico marino, alcuni sono soggetti ad una posizione inclinata che permette la formazione di un particolare effetto ottico.
Gli altri ambienti presenti all’interno del complesso sono associati a probabili stanze adibite alle varie attività che gli antichi romani erano soliti svolgere, come allenamenti o massaggi, certamente riscaldati tramite il sistema di pavimentazione formato dalle cosiddette “suspensurae”, in cui l’aria calda proveniente dal forno a carbone o legna passava attraverso l’intercapedine formatasi tra il suolo e il pavimento sorretto da colonne di mattoncini e che permetteva di mantenere l’area e l’acqua delle vasche di una temperatura calda stabile.
Il complesso termale di histonium è attualmente un bene FAI ed è visitabile nei mesi estivi in orari serali in
particolar modo nel fine settimana, esso rappresenta solo una delle tante preziose testimonianze della
bellissima storia che Vasto ha da raccontare e che la rende un luogo pieno di sorprese e tutto da scoprire.
Chiara Zocchi