Sabato, 7 Marzo 2015 Vasto

L'allagamento delle "Nereidi" deve farci riflettere

Territorio a rischio per gli scempi edilizi compiuti nei decenni

Premessa. Ai cittadini di San Salvo residenti nella zona del complesso de “Le Nereidi” và tutta la mia solidarietà e comprensione per il delicato momento che hanno vissuto e stanno vivendo ancora in queste ore a seguito delle piogge torrenziali del 5 marzo u.s.. Solidarietà che estendo anche agli amministratori comunali della cittadina industriale, comprendendo le difficoltà che si trovano a dover affrontare e risolvere nella immediatezza. Ma l’allagamento dell’area de “Le Nereidi” (ndr: un complesso che negli anni settanta fu al centro di una intricata vicenda giudiziaria) deve servire da lezione per quanti nel corso dei decenni ed ancora oggi ritengono che la crescita e lo sviluppo di una collettività debba passare per forza attraverso il processo desertificante della cementificazione delle aree.

Quanto è avvenuto a San Salvo marina è emblematico e dovrebbe indurre tutti alla riflessione. Dio non voglia che un’altra giornata di turbolenza meteorologica dovesse interessare altre aree del nostro comprensorio.

La vicenda de “Le Nereidi” mi induce, però - proprio nella giornata in cui la stampa abruzzese si interroga sul proprio futuro -,  a chiedermi cosa ne sarebbe stato se un danno di quella rilevanza si fosse verificato nel territorio comunale di Vasto. La risposta la lascio a chi legge.

M.M.