Mercoledì, 25 Febbraio 2015 AbruzzoSaraceni: rotto il patto delle piccole imprese, Rete Imprese Italia addioIl presidente della Cna teatina annuncia il divorzio da Confcommercio e Confartigianato: non ha più senso collaborare«Non esistono più le condizioni per proseguire a Chieti l’esperienza di Rete Imprese Italia». Lo afferma il presidente della Cna di Chieti, Savino Saraceni, che è anche presidente di turno del raggruppamento di piccole imprese del commercio e dell’artigianato, annunciando l’uscita della confederazione artigiana (come del resto fatto già ieri da Casartigiani) dalla sigla unitaria. Alla base della decisione di Saraceni, che conferma però l’impegno di proficua collaborazione con la stessa Casartigiani e con la Confesercenti, oltre alle associazioni che rappresentano il mondo dell’agricoltura, le recenti vicende che hanno portato alla rottura del patto sottoscritto tra le stesse componenti di Rete Imprese Italia sul rinnovo degli organismi camerali teatini: «Rottura - accusa Saraceni - dovuta all’improvviso voltafaccia operato proprio da due sigle di Rete Imprese Italia, come Confcommercio e Confartignato. Associazioni che dopo aver sottoscritto con noi ben due documenti, senza mai sollevare obiezioni, hanno deciso di tradire la parola data, e rompere l’unità del mondo della piccola impresa. Un motivo, questo, per dire che non esistono più ragioni per proseguire una collaborazione nel nome dell’interesse delle piccole imprese: interesse gettato alle ortiche di fronte alle “sirene” confindustriali e a questioni personali». Quanto al nuovo assetto camerale che si va delineando, con l’indicazione della presidenza Di Vincenzo, Saraceni osserva: «Non possiamo esprimere il nostro consenso al candidato di Confindustria per la presidenza della Camera. Quella che si va delineando è una maggioranza nella quale non ci riconosciamo, che non condividiamo che non possiamo sostenere. Rappresenteremo le imprese ed i loro interessi così come abbiamo sempre fatto. Tratteremo gli argomenti posti in discussione con obiettività, entrando nel merito, e valutando sempre in modo attento la sostenibilità dei progetti e i benefici che ne deriveranno alle imprese del nostro territorio».
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