Domenica, 29 Luglio 2012 San Salvo

Vendite auto in calo nuovi stop produttivi per la Pilkington

San Salvo, incertezza per gli operai alla ripresa dalle ferie A Termoli Fiat in cassa integrazione dal 20 al 25 agosto

di Paola Calvano

La doccia fredda è arrivata alla vigilia delle ferie. La vendita delle auto è in picchiata e lo stabilimento Fiat di Termoli dal 20 al 25 agosto spegnerà gli impianti. Tremila tute blu andranno in cassa integrazione. Un’altra fermata dei reparti Motori 8 valvole e Motori 16 valvole è stata programmata dal 10 al 15 settembre. Tutte le aziende del settore automotive, compresa Pilkington, sono costrette a una nuova frenata. Le vacanze dei lavoratori sono piene d’inquietanti interrogativi: incertezze sulla produttività e sul futuro della fabbrica abruzzese.

Le notizie che arrivano dall’Europa centrale non fanno dormire sonni tranquilli. Non è solo la crisi mondiale a far paura. Le difficoltà finanziarie di Nippon Sheet Glass (Nsg) rischiano di ripercuotersi pesantemente sulla fabbrica di Piana Sant’Angelo. «Nonostante il periodo di vacanze, continuano incontri e colloqui a tutti i livelli per evitare decisioni traumatiche per i lavoratori», assicura il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca. «Per l’amministrazione comunale sarà un agosto di lavoro», assicura il primo cittadino.

La stessa Nippon Sheet Glass segue con attenzione l’andamento produttivo di tutti i siti senza tralasciare nessuna questione. Men che meno la sicurezza. Uno dei dirigenti del gruppo, Phil Millichap, responsabile del settore automotive del gruppo Nsg, ha definito «inaccettabile» l’incidente che ha causato la morte di Michele Mastrippolito e il ferimento di Lucio Barisano. «Non è possibile accettare che nel nostro ambiente di lavoro possano accadere tali tragedie. È un modo sgradito per ricordarci che la nostra attenzione deve continuare ad essere rivolta alla sicurezza dei nostri lavoratori».

Il monito è stato ripreso dai delegati della Rsu Uilcem nella Pilkington. I sindacati sono tornati a invocare più sicurezza nella fabbrica di San Salvo. «Passato il momento di cordoglio è arrivato il momento di affrontare più seriamente il problema della sicurezza dei lavoratori all’interno dello stabilimento di San Salvo. La società deve migliorare il sistema della sicurezza e aumentare gli investimenti che la riguardano», chiede Gabriele Barisano, Rsu Uilcem. «Ogni rischio va segnalato. Ogni infortunio deve far riflettere. Ogni potenziale pericolo va rimosso. Tutti sono a conoscenza che quando piove l’acqua s’infiltra nei tetti colabrodo. È pericoloso per i quadri elettrici. La pioggia di questi giorni ha dimostrato che poco o nulla è stato fatto. Come questa ci sono altre situazioni di rischio», spiega la Uil senza nascondere la propria preoccupazione.

I rappresentanti sindacali di fabbrica della sicurezza lamentano pochi incontri con la dirigenza.

«Otto mesi senza nessun incontro tra la società e l’organismo eletto per rappresentare i lavoratori in materia di sicurezza sono tanti, troppi. La speranza è che si recuperi velocemente il tempo perso. Non basta commemorare con il suono della sirena chi non c’è più. Il ricordo diventa più forte e incisivo se tutti ci impegniamo affinchè non avvengano più tragedie».