Giovedì, 12 Aprile 2012 VastoIl Cardinal Dionigi Tettamanzi a Vasto per parlare del Concilio Vaticano II°L'incontro, voluto da mons. Bruno Forte, in programma al Teatron RossettiIl Cardinal Dionigi Tettamanzi, già arcivescovo della Diocesi di Milano, la più grande del mondo, sarà a Vasto il prossimo 11 maggio per parlare del Concilio Vaticano II°. Il Cardinal Tettamanzi ha raccolto l'invito rivoltogli da mons. Bruno Forte, Arcivescovo della Diocesi di Chieti-Vasto. Verrà a Vasto per parlare dell'attualità del Concilio Vaticano II°. L'incontro è in programma nei locali del Teatro Comunale Rossetti.
Queste alcune note biografiche dell'illustre ospite. A 11 anni, nel 1945, entrò in seminario. Venne ordinato sacerdote il 28 giugno 1957, all'età di 23 anni, dall'allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini (futuro papa Paolo VI). Fu professore di teologia morale al seminario di Venegono Inferiore dal 1959; a motivo della sua predilezione per i temi del matrimonio, della sessualità, della bioetica, venne chiamato da papa Giovanni Paolo II a collaborare alla stesura di alcune sue encicliche. Nominato rettore del Pontificio Seminario Lombardo di Roma nel 1987, lavorò al servizio della curia romana e della Conferenza Episcopale Italiana. Il 1º luglio 1989, all'età di 55 anni, venne eletto arcivescovo di Ancona-Osimo da papa Giovanni Paolo II e ordinato vescovo il 23 settembre dal cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano. Lasciò l'incarico di arcivescovo di Ancona il 14 marzo 1991, in seguito alla nomina a Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Alla conclusione del mandato, venne eletto arcivescovo di Genova. Il 20 aprile 1995 venne eletto arcivescovo di Genova; il 25 maggio venne nominato vice-presidente della Conferenza Episcopale Italiana per il quinquennio 1995-2000. Il 21 febbraio 1998 venne creato cardinale del titolo dei Santi Ambrogio e Carlo da papa Giovanni Paolo II. L'11 luglio 2002 fu nominato arcivescovo di Milano e prese possesso dell'arcidiocesi il 14 settembre 2002, con ingresso solenne il 29 settembre dello stesso anno. Durante gli ultimi anni del pontificato di Giovanni Paolo II e durante il conclave del 2005, che elesse papa Benedetto XVI, fu a lungo indicato come uno dei possibili «papabili» Il cardinale Dionigi Tettamanzi durante la celebrazione della beatificazione di don Carlo Gnocchi Dionigi Tettamanzi durante una celebrazione liturgica.Il 20 marzo 2008 promulgò il nuovo lezionario di rito ambrosiano, portando così a compimento per tale rito la riforma liturgica successiva al Concilio Vaticano II. La decisione di portare a compimento la riforma liturgica era già stata maturata dal precedente arcivescovo, Carlo Maria Martini, per quanto riguardava «in particolare il Lezionario, ancora ad experimentum». Nel dicembre dello stesso anno costituì il Fondo famiglia-lavoro per dare un aiuto a chi, di fronte alla crisi economica iniziata in quell'anno, stava perdendo il lavoro. Il fondo venne avviato con un milione di euro messi a disposizione dal cardinale, come annunciò nell'omelia della messa di Natale di mezzanotte Il 15 marzo 2009, al superamento del settantacinquesimo anno di età, presentò a papa Benedetto XVI, in base alle norme del diritto canonico, le dimissioni dalla guida dell'arcidiocesi milanese [7]. Il 9 aprile 2009 venne riconfermato dalla Santa Sede per altri due anni alla guida dell'arcidiocesi. In dicembre, subì gli attacchi della Lega Nord (da parte del giornale La Padania, di Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Matteo Salvini), dopo aver criticato il sindaco Letizia Moratti per la campagna di sgombero contro i rom e aver chiesto ai politici cittadini di riscoprire il «solidarismo ambrosiano». Secondo Alberto Melloni, tali attacchi si situarono in una strategia della Lega Nord per condizionarne la successione. Il 28 giugno 2011 fu accettata la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiungimento dei limiti di età. Gli successe il già patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola. |