Sabato, 6 Novembre 2010 ChietiChieti, contestato Di Primio. Il centrosinistra si imbavagliaConsiglio infuocato. L’opposizione s’imbavaglia in piazza: stoppato l’intervento di Ricci sul caso Di StefanoPubblicato su "Il Centro"
di Jari Orsini CHIETI. Nastro adesivo sulla bocca e cartelli esplicativi del tipo "libertà di opinione, siamo cittadini non sudditi," issati per contestare la maggioranza guidata dal sindaco Umberto Di Primio. Il centrosinistra mette in scena una protesta goliardica ma dura nei contenuti. I consiglieri del Pd, Rifondazione e Italia dei valori, si presentano imbavagliati in piazza Vico per esprimere tutto il proprio disappunto all'indomani del consiglio, finito in bagarre. La miccia tra i due schieramenti politici si è accesa sugli ordini del giorno presentati dall'opposizione per chiedere la revoca della delega sul teatro Marrucino affidata al senatore Fabrizio Di Stefano. Coinvolto in un'inchiesta giudiziaria sui rifiuti. Secondo la minoranza è stato impedito, con un atto arrogante, che l'ex sindaco Francesco Ricci prendesse la parola sull'argomento. Non basta. Il centrosinistra accusa la maggioranza di immobilismo e di vendere per propri progetti ereditati. E' stata data una versione dei problemi che affliggono il progetto In.Te. e mostrata la determina con cui sono stati sottoscritti, il 28 agosto, i contratti degli artisti impegnati nella Settimana mozartiana. Il consiglio. I lavori delle sedute consiliari, a detta dell'opposizione, sono portati avanti con fare dispotico dal sindaco Di Primio. «Non a caso», dice Riccardo Di Gregorio, capogruppo del Prc, «siamo usciti dall'aula per l'impossibilità di prendere la parola. Continua ad esserci un'interpretazione del regolamento che rasenta dell'incredibile ed è evidente che il consiglio è guidato dal sindaco Di Primio». Duro Alessio Di Iorio, capogruppo del Pd. «Questa è una maggioranza che non deve andare più da nessuna parte. In consiglio», aggiunge, «è successa una cosa gravissima». Dello stesso avviso Renato Di Salvatore, Pd, che richiama all'ordine sindaco, presidente del consiglio e segretario comunale mentre Bassam El Zohbi, capogruppo Idv, annuncia che toccherà alla commissione di garanzia fare chiarezza sulla vicenda. L'ex sindaco ricorda. «Io, De Cesare e Di Primio abbiamo rivisto, ai tempi di Cucullo, il regolamento del consiglio. Un sindaco e una maggioranza non possono, come invece sta accadendo, chiudere sempre un consiglio». E' saltata, per motivi politici, la nomina della commissione urbanistica. Malgrado la lista dei tecnici fosse stata condivisa in maniera bipartisan. «Sono stati nominati un segretario di partito (Angelo Cellini dell'Udc)» attacca l'opposizione, «e il compagno di un consigliere comunale di maggioranza». In.Te. Il progetto di innovazione tecnologica pensato per favorire nuovi insediamenti produttivi sui terreni dell'ex Burgo e ricollocare i lavoratori della cartiera porta la firma del centrosinistra. Che puntualizza alcune cose dopo le polemiche degli ultimi giorni. «Il progetto è stato ratificato da aziende e istituzioni in data 1º ottobre 2009. La Regione doveva portare l'accordo sul tavolo del ministero e non l'ha fatto, perché? Inoltre», incalza Ricci, «il 6 agosto la Regione e il Comune avevano preso impegni precisi per agevolare l'insediamento di Eurospin. Anche questo non è avvenuto e il resto sono solo chiacchiere». Settimana mozartiana. Sul Marrucino, per la minoranza, si continuano a dire bugie mentre i contratti degli artisti che si sono esibiti durante la Settimana mozartiana sono stati firmati soltanto il 28 agosto. Un mese e mezzo dopo l'evento. Il centrosinistra segnalerà la cosa alla Procura. |