Mercoledì, 23 Dicembre 2009 VastoGatti, per l'integrazione un progetto innovativo con la Questura di TeramoAncora una volta preferita l'area del teramano. Ignorato il resto dell'AbruzzoLa Giunta Regionale guidata da Gianni Chiodi dimostra sempre più di era "teramanizzata". Sono i fatti a dimostrarlo nonostante l'assessore Febbo si affanni nel cercare di mettere "pezze" laddove Chiodi fa acqua. E' di oggi la notizia che gli agenti della Questura di Teramo in servizio su strada avranno in dotazione smartphone dai quali, in diretta, potranno ricevere le immagini del circuito di videosorveglianza cittadina dalla nuova sala operativa in fase di realizzazione presso la locale Questura. E con gli stessi smartphone potranno dialogare in qualsiasi lingua del mondo con i 21.000 cittadini stranieri che vivono nella Provincia di Teramo, grazie alla applicazione di traduzione simultanea. Questi gli aspetti salienti del Progetto di sicurezza urbana e integrazione dei cittadini stranieri finanziato dalla Regione Abruzzo con uno stanziamento di 54 mila euro. L'iniziativa è dell'assessore alle Politiche sociali, Paolo Gatti, ed è stata presentata questa mattina presso la Sala convegni della Questura di Teramo dallo stesso Assessore Gatti, dal Questore di Teramo, Amalia Di Ruocco, e dal sindaco, Maurizio Brucchi. Il Progetto, totalmente finanziato dalla Regione, vuole essere un prototipo sperimentale per verificare come le nuove tecnologie possano rendere più sicure le città e favorire la mediazione e la comunicazione fra le Istituzioni e i cittadini stranieri. "Vogliamo puntare sulla tecnologia - ha commentato Gatti - per rendere le nostre città più sicure e le Istituzioni e i loro rappresentati sul territorio in grado di comunicare meglio con tutti coloro che le vivono. Essere, quindi, più ospitali e aperti all'integrazione degli stranieri". "Questo Progetto - ha spiegato ancora Gatti - nato dalle giuste sollecitazioni del Questore e sviluppato anche con il nostro contributo non solo finanziario ma anche di idee, può diventare un esperimento di successo, un modello da replicare un pò ovunque. Facile e intuitivo anche per chi non maneggia gli smartphone. Un click per tenere ovunque sotto controllo la città attraverso le telecamere del circuito di videosorveglianza e un click per poter dialogare in qualsiasi lingua del mondo con qualsiasi persona, turista o lavoratore straniero che sia".
|