Mercoledì, 18 Febbraio 2009 Abruzzo

Seminario: Dai patti chiari ai fatti chiari

ANCE CONFINDUSTRIA Chieti e CO.F.I. SRL a confronto sulla rimodulazione dei rapporti creditizi

Il prossimo venerdì 20 febbraio 2009 alle ore 15:00 presso la Sala Conferenze della Confindustria di Chieti, in Largo Teatro Vecchio si terrà un confronto dibattito sulla "Recessione Economica e Rimodulazione dei rapporti banca- impresa" organizzato dall'ANCE e la CONFINDUSTRIA Chieti con la collaborazione della CO.F.I. srl di Ancona. L'incontro vedrà la partecipazione del dott. Carmelo Abbate, giornalista del settimanale Panorama autore del libro "La Trappola". I saluti di apertura saranno affidati al Presidente di Confindustria Chieti, Silvio Di Lorenzo e al Presidente ANCE Chieti, Paolo Primavera. Relazioneranno: Gennaro Baccile, economista e consulente Co.f.i., Paolo Miccoli e Stefano Cesare Palazzi rispettivamente coordinatore per l'Abruzzo e responsabile rete nazionale della Co.f.i. srl. Si rifletterà sui rapporti tra banca e impresa, anche in virtù di recenti sentenze che hanno interessato l' Abruzzo e che hanno avuto come oggetto presunte irregolarità poste in essere da alcuni istituti di credito nei confronti di imprenditori locali. "Dopo l' allarme della Prefettura di Chieti – sostiene il Presidente dei Costruttori, Ing. Paolo Primavera – sul pericolo di invasione della malavita usuraria anche nella tranquilla provincia Teatina, l'ANCE ha ritenuto doveroso promuovere un confronto sull'argomento anche in virtù della attuale crisi economica e finanziaria". Nel corso dell'incontro saranno illustrati dati recenti pubblicati dalla Banca D'Italia che testimoniano, come in Abruzzo, sia effettivamente presente il rischio di fenomeni di usura, nonché di forti anomalie nel rapporto contrattuale bancario. Il dato è anche confermato dai controlli effettuati dalla CO.F.I. sui conti correnti dei propri clienti, da cui emergono casi di violazioni della legge 108/96 e vizi formali e sostanziali che rendono quantomeno "dubbio" il rapporto contrattuale (anatocismo, costi e tempi fuori controllo, tassi oltre soglia ecc...). A fronte di tale situazione quindi, il sistema creditizio dovrà farsi carico di mantenere i rapporti verso la clientela improntati ai principi di correttezza e trasparenza che le imprese abruzzesi a giusta ragione si aspettano.