Lunedì, 31 Marzo 2008 Notizie

Il Museo per l'Arte e l'Archeologia del Vastese si racconta

Biblioteca tematica e schede didattiche per studiosi, appassionati e studenti

Domenica 30 marzo, in una splendida giornata di primavera, nella suggestiva cornice del Convento di Sant'Antonio, il Museo per l'Arte e l'Archeologia del Vastese ha presentato due novità a forte interesse culturale: l'inaugurazione di una biblioteca e la presentazione delle Schede didattiche della sezione archeologica del museo. Il direttore tecnico della Fondazione, Geom. Nicola Ottaviano, ci spiega che "la finalità è quella di allestire una biblioteca capace di raccogliere le pubblicazioni che interessano il territorio vastese interno e al contempo, di mettere a disposizione dei visitatori e degli studenti una vera e propria collezione di volumi e schede didattiche che raccontino la storia e la cultura del vastese". Alla cerimonia inaugurale, oltre ad un nutrito gruppo di curiosi ed appassionati, hanno partecipato la responsabile della Soprintendenza per Beni Archeologici dell'Abruzzo, dott.sa Faustoferri, lo storico archeologo Davide Aquilano e lo staff della Società Cooperativa Parsifal che gestisce con parsimonia oculatezza sia gli scavi archeologici che le attività del museo. Nella medesima giornata, sono state presentate anche le Schede didattiche che illustrano e raccontano le tematiche e gli oggetti esposti nello spazio espositivo, attraverso un percorso cronologico che parte dall'età arcaica (dal VII al V secolo a.C.), che passa per l'età romana (dal I alla prima metà del VII secolo d.C) per arrivare all'età medievale (dalla seconda metà del VII secolo al XV d.C). In particolare le schede, corredate da disegni, mappe, foto ed illustrazioni, rappresentano un vero e proprio reportage archeologico effettuato sui reperti rinvenuti nel territorio tra il basso Abruzzo e l'alto Molise. Si spiegano infatti, nella sezione "dalle città dei morti", le localizzazioni degli insediamenti occupati dai Frentani e le caratteristiche dei riti di sepoltura dell'età arcaica. Nelle schede intitolale "i luoghi del sacro" invece, si riportano le informazioni sui santuari, solitamente aree cimiteriali costruite a cielo aperto, come luoghi di forte interesse rituale dove, secondo l'interpretazione del pensiero arcaico, si coniugava la sacralità del culto alla bellezza e alla maestosità della natura. Inoltre, nella medesima sezione, si riportano informazioni e curiosità sugli oggetti votivi rinvenuti dall'area sacra di Fonte San Nicola situata sulle pendici orientali di Monte Sorbo. Di forte interesse, inoltre, le schede che svelano i segreti dell'alfabeto "paleosabellico" e di quello "osco" grazie alla traduzione di testi lasciati in eredità su oggetti e documenti epigrafici rinvenuti. Le schede, infine, raccontano le peculiarità storiche, archeologiche ed architettoniche di tre distinti periodi: l'età romana, quella tardoromana, e l'età medievale. Alla luce delle novità presentate, vale la pena ricordare che dal 2000, presso la sede del Museo dell'Arte e l'Archeologia del Vastese è attivo un Centro Sperimentale di Archeologia che si rivolge a scuole, associazioni e gruppi. Grazie alla fattiva collaborazione di personale qualificato e l'utilizzo di materiali didattici opportunamente elaborati, il Centro offre la possibilità di avvicinarsi al mondo dell'archeologia in maniera scientifica e allo stesso tempo ludica. Segnaliamo allora i contatti di riferimento: Società Cooperativa Parsifal - Via Alessandrini, 27 - Vasto, tel/fax. 0873.363242. C'è un passato remoto da scoprire, in un presente dove la rivalutazione delle risorse rinvenute, diventa un patrimonio su cui investire cultura, progetti ed aspirazioni che guardano al futuro. Dino Vinciguerra