Sabato, 20 Agosto 2011 VastoFrancesca Inaudi al Vasto Film FestivalIl Palio di Siena? Per comprenderlo bisogna stare lì sulla piazza...Francesca Inaudi, seconda ospite della XVI edizione del Vasto Film Festival, ama il Palio di Siena in maniera viscerale. Lo ha confessato lei stessa ieri sera al pubblico di palazzo d’Avalos, sul cui palco è stata intervistata da Mariolina Simone, conduttrice quest’anno della rassegna cinematografica.
“Io sono senese, per la precisione della contrada del Nicchio, e amo il Palio spassionatamente. Mio marito dice che mi trasformo in qualcosa di strano. Il Palio ha una tradizione di 700 anni, per molti è criticabile, ma per comprenderlo occorre stare nella piazza per “sentire” il silenzio di tutta quella gente che aspetta il mossiere, ossia quella persona che stabilisce l’ordine delle contrade.” Incalzata dalla domande della Simone, la Inaudi ha continuato dicendo che “l’Italia è diventato un Paese che deve tornare ad imparare la tolleranza. Si è perso il contatto con l’altro. Perché se uno ti saluta lo devi guardare male? E’ una cosa assurda, c’è una forma di paura molto strana da spiegare e da comprendere …”. Impegnata con le riprese della terza serie di “Tutti pazzi per amore”, fiction che l’ha resa celebre al grande pubblico dopo “Distretto di polizia”, la Inaudi non ha difficoltà a confessare il suo grande amore per il cinema e per il teatro, anche se “grazie alla televisione sono riuscita a comprarmi la casa in cui vivo”. E a proposito di cinema viene subito in mente la sua partecipazione nel film d Mario Martone “Noi credevamo” nel ruolo di Cristina d Belgioioso. “Le parole della Belgioioso sono di una lucida attualità - spiega l’attrice senese – sono un’analisi del presente disarmante e dovrebbero essere diffuse in tutte le scuole italiane. Prima di girare il film Martone mi diede una pila di libri terrorizzante. La mia paura era quella di fare una “figurina” e non cogliere l’essenza del personaggio”. |