Martedì, 26 Gennaio 2010 Eventi

Grande partecipazione all'incontro con don Bruno Ferrero

All'Istituto San Francesco di Vasto Marina

Per l’incontro di venerdì 22 gennaio, organizzato dalla Fondazione Padre Alberto Mileno Onlus con don Bruno Ferrero, la grande sala dell’Istituto S. Francesco a Vasto Marina, era gremita (nonostante le avverse condizioni metereologiche) di catechisti, insegnanti, educatori venuti per riflettere sul tema “Raccontare per educare. La narrazione nella catechesi”.
Quanti hanno ascoltato don Bruno Ferrero hanno sperimentato in prima persona una modalità comunicativa, basata sulla narrazione della Bibbia e della vita, che parla di Dio toccando soprattutto le corde del cuore. Si è visto un modo di comunicare la fede che sa essere molto concreto e che parte da ciò che si vive, da quell’esperienza di Dio che ci ha cambiato la vita. Il “racconto” dunque è stato il filo conduttore dell’incontro perché, come ha sottolineato Bruno Ferrero, “questo è il linguaggio originale della fede che è per sua struttura narrativa”.
Preziosi e significativi i consigli del relatore per coloro che, in quanto educatori, vogliono acquisire questa competenza comunicativa. Ma prima di tante indicazioni tecniche, che sono state comunque ben enucleate nel materiale fornito ai partecipanti, si tratta di attingere a ciò che di più profondo e umano c’è in ognuno di noi, ripensando a ciò che abbiamo amato di più, alle persone incontrate, ai racconti che fanno parte della nostra storia e della nostra crescita. “Un buon narratore”, ha ribadito più volte don Ferrero, “è sicuramente il primo ad essere trasformato dal racconto e stabilisce con l’ uditorio una relazione di forte partecipazione affettiva”. D’altra parte non si impara nulla per dovere, ma solo per la via del piacere e di una relazione significativa fra chi parla e chi ascolta.
Siamo certi che quanti hanno partecipato in così attento ascolto sapranno beneficiare di queste indicazioni, offerte dall’esperienza e dalla competenza di don Bruno Ferrero, e sapranno dare un tocco di novità e di vita al loro modo di comunicare la fede a scuola, in parrocchia, in famiglia… L’urgenza educativa di cui parlano anche i nostri vescovi e la difficoltà nella trasmissione della fede alle giovani generazioni ci confermano sul fatto che è necessario mettersi in discussione sul proprio modo di essere educatori e catechisti, genitori e accompagnatori nella fede. Si può imparare a “raccontare Dio” facendo vibrare il cuore e la mente, si può fare una bella esperienza di Chiesa che si apre al confronto e condivide le proprie esperienze senza timore: con don Bruno Ferrero l’abbiamo sperimentato.

Claudia Berton