Martedì, 25 Novembre 2008 Vasto

Caso Scutece: Giuliano non voleve uccidere Stella

Confermata dalla Corte di Assise d'Appello dell'Aquila la sentenza di primo grado

Pubblicato su "Il Messaggero"

di MARINA RECINELLI

VASTO - Un anno e sei mesi di reclusione per Giovanni Giuliano: il giovane sansalvese è stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo per la morte di Stella Scutece. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'appello de L'Aquila, presieduta da Gianlorenzo Piccioli, giudice a latere Luigi Catelli, che, ieri sera, dopo una camera di consiglio protrattasi per quasi quattro ore, ha confermato la sentenza emessa in primo grado dai giudici della Corte d'Assise di Lanciano nel 2006. Punto nodale dell'udienza di ieri la deposizione dei superperiti nominati dal Presidente della Corte, il dottor Giovanni Arcudi, medico legale, e l'ingegner Sergio Palombi, entrambi dell'Università di Roma Tor Vergata, i quali hanno ricostruito la dinamica degli eventi terribili che, nell'aprile del 2003, avevano condotto alla tragica fine di Stella Scutece. La ragazza, venti anni appena, era stata investita ed uccisa dall'auto condotta dal fidanzato con il quale si era appartata in una stradina secondaria dell'area industriale di Piana Sant'Angelo, a San Salvo. «Nulla è emerso circa la volontà omicida di Giuliano. Le nuove perizie - ha dichiarato l'avvocatessa Marisa Berarducci, legale di Giuliano - hanno confermato la dinamica del sinistro da sempre sostenuta dal mio assistito». La stessa parte civile aveva concluso i proprio intervento concordando sull'omicidio colposo. «Siamo soddisfatti - hanno commentato Cieri e la De Virgiliis - perché le istanze della famiglia sono state accolte, finalmente si chiude un capitolo dolorosissimo». Il sostituto Procuratore generale, Romolo Como, aveva, invece, chiesto la riforma della sentenza di primo grado con la condanna di Giovanni Giuliano a 21 anni per omicidio volontario.