Domenica, 26 Dicembre 2010 Vastese

A Gissi ospedale senza pazienti e riscaldamenti accesi

Le popolazioni del Vastese pagano lo scotto per le decisioni di Zavattaro e Baraldi

Alcuni cittadini delle zone interne del Vastese ci hanno segnalato quanto sta avvenendo, ormai da oltre due mesi, in quello che era l'ospedale civile di Gissi da dove i servizi più importanti sono stati portati via. Sono rimasti il pronto soccorso giornaliero, il laboratorio di analisi, radiologia ed il servizio di diabetologia. Poi piani interamente vuoti con l'ultimom occupato da ex pazienti trasferiti da Villa Pini. Per garantire il tepore a tutti, l'impianto di riscaldamento è in funzione 24 ore su 24 con uno spreco davvero rilevante.
"E la cucina dell'ospedale che fine ha fatto? E' ancora in funzione per soli 20 pazienti?". E' questa una delle tante domande che i cittadini pongono nella lettera inviataci in redazione. Ed ancora: "Con quale spirito lavorano i pochi superstiti rimasti in servizio in quell'ospedale?".
E giù critiche pesantissime, impubblicabili, nei confronti di Francesco Zavattaro, manager della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, e della Baraldi "il sergente di ferro" mandato in Abruzzo per dare attuazione alle "follie" pensate nel Ministero della Sanità a Roma.
Nel frattempo diverse famiglie (soprattutto quelle di infermieri e portantini) ex lavoratori dell'Ospedale di Gissi, trasferiti d'ufficio nell'ospedale di Vasto, residenti nei centri del medio ed alto Vastese hanno deciso di spostare la loro dimora fissandola nel capoluogo di comprensorio.
Decisioni che stanno accentuando lo spopolamento delle nostre zone interne con piccoli paesi nei quali rimangono a vivere solo gli anziani.