Giovedì, 13 Gennaio 2022 Nazionali

REGIONI, “NO TAMPONI E QUARANTENA PER ASINTOMATICI”

COVID ABRUZZO, 3.912 NUOVI CASI E 7 MORTI

Semplificare la vita a chi è risultato positivo al Covid ma è vaccinato e non presenta problemi di salute: per l’asintomatico l’isolamento andrebbe ridotto a cinque giorni (ora sono sette) e dovrebbe essere esentato dall’obbligo tampone per poter tornare in comunità. È la richiesta che le Regioni avanzeranno al Governo con un riflesso anche sui criteri di rilevazioni della pandemia: dal bollettino quotidiano andrebbero esclusi i casi senza sintomi.

Istanze che riflettono la preoccupazione da parte dei governatori per il possibile cambio di colore con passaggio all’arancione e conseguenti restrizioni per tutti. Della questione si occuperà il Cts con un parere che dovrebbe arrivare domani.

Dalle Regioni arriva infatti la richiesta al governo di semplificare la vita a chi è risultato positivo al Covid ma è vaccinato e non presenta problemi di salute: potrebbe essere esentato dall’obbligo tampone e vedersi ridotto l’isolamento di 7 giorni.

La Lombardia, regione che conta il maggior numero di ricoverati col Covid in terapia intensiva (253) e nei reparti ordinari (3.317), ha già chiesto al ministero della Salute di non conteggiare come ricoveri dovuti a coronavirus i pazienti ospedalizzati per altre patologie e poi risultati positivi.

Ieri in Italia sono stati 196.224 i nuovi contagi da Covid in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Martedì erano stati 220.532.

Le vittime sono invece 313 mentre martedì erano state 294.

Si tratta del più alto numero di morti della quarta ondata. Sono 2.222.060 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 87.921 in più rispetto a martedì. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 7.971.068 e i morti 139.872.

Martedì intanto nuovo record di somministrazioni per i vaccini anti-Covid: oltre 686 mila, con 77.500 prime dosi, di cui 48 mila bambini e 22.500 over 50. Lo fa sapere la struttura del commissario Francesco Paolo Figliuolo.

Alla luce dell’andamento confermato anche dai dati di ieri, l’Abruzzo è tra le regioni oramai ad un passo dalla zona arancione, superati tutti e tre gli indicatori fondamentali per la gestione della pandemia: il 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva, il 30% di occupazione nelle aree mediche e l’incidenza settimanale oltre i 150 casi Covid ogni 100mila abitanti.

L’enorme numero di contagi degli ultimi giorni ha portato l’incidenza settimanale dei casi ogni centomila abitanti a schizzare a quota 2.251. Parametro questo già da tempo oltre la soglia minima come in tutta Italia.

Ancora da zona gialla gli altri due parametri, ma il tasso di occupazione dei posti letto in area medica è passato ieri dal 24% al 25% e all’Abruzzo mancano solo 59 ricoveri per superare il limite. Per il tasso di occupazione delle terapie intensive manca solo un paziente per superare la soglia del 20%.

A preoccupare, al di là delle soglie della zona arancione, l’impennata di ricoveri, e dei pazienti gravi: sono 338 in area medica e 35 in terapia intensiva.

Con il passaggio in zona arancione, per chi non ha il green pass, gli spostamenti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa regione o altre regioni, sono consentiti solo per lavoro, necessità, salute o per servizi che non siano disponibili nel proprio comune (ed è necessaria in questi caso l’autocertificazione).

Restano consentiti invece gli spostamenti dai comuni con un massimo di 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, tranne che verso il capoluogo di provincia.

È vietato l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (tranne alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi).

A chi ha il  solo green pass base, che si ottiene con tampone negativo, è vietato l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi), l’effettuazione di corsi di formazione in presenza e la pratica di sport di contatto all’aperto.

Il totale dei casi di Covid-19 accertati in Abruzzo dall’inizio della pandemia supera quota 150mila e arriva a 151.824.

Del totale, 45.251 contagi – cioè il 30%, quasi uno su tre – sono emersi negli ultimi dodici giorni, dal primo gennaio ad oggi. Se 71.715 casi, pari al 47%, riguardano il 2021, solo 3.700, ovvero il 2,4% del totale, sono relativi al periodo tra febbraio e agosto 2020, cioè la prima
ondata caratterizzata dal durissimo lockdown.

Il record assoluto di nuovi casi emersi in un solo giorno – 5.479 – risale allo scorso 8 gennaio. Il primo azzeramento dei contagi ci fu il 29 maggio 2020, mentre l’ultimo, nonché unico del 2021, risale allo scorso 12 luglio. I decessi complessivi sono 2.680: 1.427, ovvero il 53%, fanno riferimento al 2021.

Quaranta le vittime registrate nei primi giorni del 2022. Il più alto incremento di decessi in un solo giorno, 37, c’è stato l’11 marzo 2021. Complessivamente, il tasso di letalità del Covid-19 è dell’1,8%: nel 2020 era stato del 3,4%, nel 2021 è stato del 2,1%. Per quanto riguarda il 2022, il dato sui decessi – seppur basato su pochi giorni – sembra di gran lunga inferiore, rispetto al passato, se rapportato al numero dei contagi.

Il maggior numero di attualmente positivi – 57.620 – è quello odierno.

Il record di ricoveri complessivi, 790, risale al 30 novembre 2020. Il record di terapie intensive – 94 – è quello del 13 marzo 2021o. Oggi, a fronte di quasi 60mila casi attivi, i ricoveri sono 373, 35 dei quali in terapia intensiva. I guariti sono complessivamente 91.524.