Mercoledì, 24 Novembre 2021 ChietiVoto per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Chieti: ore decisiveLe segreterie politiche dei partiti impegnate nelle mediazioniGiorni decisivi per la presentazione delle liste entro il termine ultimo di domenica alle 12 per i candidati nelle quattro province al voto in Abruzzo il 18 dicembre prossimo. Per eleggere il presidente e il consiglio provinciale a Pescara, Chieti e L’Aquila, il solo consiglio a Teramo. In provincia dell’Aquila giochi già decisi: per il centrodestra, come già illustrato da Abruzzoweb, per il centrodestra si ricandida il presidente uscente, l’avvocato Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro e lo sfidante sarà Vincenzo Giovagnorio, sindaco appena riconfermato a Tagliacozzo, appoggiato dal centrosinistra, ma anche da un fronte trasversale e civico che fa riferimento al sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio. A Chieti e Pescara, invece ancora non si trova la quadra, né a destra né a sinistra, mentre a Teramo, dove per un altro anno sarà presidente di centrodestra Diego Di Bonaventura, si voterà solo per il rinnovo dei consiglieri, e spicca la costituenda lista in appoggio del presidente uscente da parte dell’ex parlamentare Giulio Sottanelli, oggi coordinatore regionale di Azione di Calenda e Paolo Gatti, ex assessore regionale di Forza Italia. Le province, enti degradati a secondo livello dalla legge Delrio, con personale dimezzato e con deleghe limitate a edilizia scolastica, viabilità e qualche materia ambientale, non hanno rappresentato negli ultimi anni un campo di battaglia particolarmente cruciale per i partiti. Ora però il presidente non sarà più a titolo sostanziamente volontario, visto che è stata reintrodotta un’indennità pari al sindaco del capoluogo di provincia, dunque oltre 4mila euro lordi al mese, e nel 2022 è previsto anche il ritorno della giunta con tre assessori scelti tra i consiglieri eletti e anche per gli assessori è pronto uno stipendio. Da qui le partita delle provinciali è tornata ad essere agguerrita, in una situazione in cui però a votare non sono i cittadini, ma solo sindaci e consiglieri, e la loro preferenza è tanto più pesante quanto più è grande e popoloso il loro comune. Per questa ragione, in base ai comuni amministrati, in provincia dell’Aquila parte in forte vantaggio il centrodestra, come pure a Teramo e Pescara, dove è presidente uscente Antonio Zaffiri, sindaco di centrodestra di Collecorvino. A Chieti, con presidente uscente Mario Pupillo, ex sindaco dem di Lanciano, è il centrosinistra ad essere favorito. QUI CHIETI A pochi giorni dalla presentazione delle liste, in provincia di Chieti i giochi non sono chiusi ancora chiusi, sia nel centrodestra, che ha una rosa di ben cinque nomi, che nel centrosinistra, dove si contendono la candidatura il sindaco di Vasto, appena rieletto, il dem Francesco Menna, e l’ex vice presidente uscente, il sindaco di Montelapiano, Arturo Scopino, e c’è anche chi spinge anche per il sindaco del capoluogo, Diego Ferrara, anche lui del Pd. Al voto che dovrà eleggere il successore dell’ex sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, sono chiamati 104 comuni ed è favorito il centrosinistra, che sommando le dimensioni dei comuni che amministra, ha un forte vantaggio in termini di voti ponderati, a cominciare da Chieti, Vasto e Francavilla. Ma il centrodestra, come dichiarato da uno dei registi della partita, Mauro Febbo capogruppo in Regione di Forza Italia, conta sulle spaccature in seno al centrosinistra, e sulle defezioni delle componenti civiche delle varie coalizioni, anche a Chieti. In base ai calcoli di Febbo, “a separarci sono circa 1.500, massimo 1.700, voti ponderati, perché il centrosinistra, compreso la componente di Scopino sta sui 50mila voti ponderati e noi siamo oltre 48mila”. Anche il centrodestra però non sembra poi così compatto, con ben cinque i papabili ancora in campo: la Lega spinge per Mimmo Budano, sindaco di Villalfonsina, e Nicola Iannone, sindaco di Tornareccio. Forza Italia risponde con Donatello Di Prinzio, sindaco di Guardiagrele, e Filippo Marinucci, sindaco di Casalbordino. Fratelli d’Italia propone invece infine Rocco Micucci, sindaco di Rapino. La sintesi andrà trovata necessariamente nelle prossime ore, e si anche affacciata l’ipotesi di presentare due liste, una delle quali composta da amministratori dei piccoli centri della provincia. Una impasse che fa seguito all’opzione di Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia dell’Udc, e già presidente della Provincia. I partiti erano tutti d’accordo, in questo caso, e gli hanno formulato un caldo invito, ma il diretto interessato ha declinato. Non è che vada meglio nel centrosinistra. Il segretario provinciale Pd Gianni Cordisco in una intervista al quotidiano Il Centro aveva annunciato, senza se e senza ma, che il candidato è Francesco Menna, sindaco di Vasto, appena rieletto vicino politicamente al potente capogruppo del Pd, ed ex assessore regionale a Bilancio e Sanità, Silvio Paolucci. Cordisco ha precisato anche che sarebbe d’accordo Paolo De Cesare, vicensindaco di Chieti, che con l’apparentamento al secondo turno è stato determinante per la vittoria del sindacoFerrara. Lo stesso De Cesare però nei giorni precedenti aveva a sua volta lanciato la candidatura del suo sindaco Ferrara e si è affrettato a smentire le parole di Cordisco. “La nostra proposta di candidare Ferrara non è la mera indicazione di un nome, che ribadiamo essere il migliore per fare sintesi sulla pluralità di anime del centrosinistra e ottenere dunque una vittoria certa, ma la ferma volontà di attribuire al capoluogo la considerazione e il rispetto che merita”. Insomma una bocciatura di Menna. Intanto però ha già avanzato la sua candidatura il sindaco di Europa verde Arturo Scopini, con la lista “Chieti Provincia verde’ Scopino è l’attuale presidente facente funzioni della Provincia a seguito della proclamazione del nuovo sindaco di centrodestra Lanciano, Filippo Paolini, che ha battuto il candidato del centrosinistra Leo Marongiu e della conseguente decadenza del presidente Mario Pupillo. Se il centrosinistra sceglierà un altro candidato non è affatto detto che Scopino rientri nei ranghi e c’è chi ipotizza una sua corsa solitaria, spaccando il fronte a vantaggio del centrodestra. C’è poi il Movimento 5 stelle, che ha voti pesanti ai fini delle elezioni provinciali con i suoi consiglieri a Chieti, dove è in maggioranza, a Francavilla e Vasto, e dunque il candidato dovrà anche essere condiviso con una forza politica che ha in provincia esponenti di primo piano, come il capogruppo in regione Sara Marcozzi, i parlamentari Gianluca Vacca, e Gianluca Castaldi, il consigliere regionale Pietro Smargiassi, che fino ad ora hanno snobbato le elezioni provinciali, essendo favorevoli alla soppressione dell’ente, anche se questa posizione è stata poi smussata e rivista. |