Venerdì, 22 Ottobre 2021 AbruzzoOggi venerdì 22 ottobre in Abruzzo sono 92 i nuovi casi di Covid-19L'Abruzzo tra le Regioni a rischio moderatoSono 92, di età compresa tra 1 e 97 anni, i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo su 3.021 tamponi molecolari e 9.213 test antigenici , che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 82158. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 0.75 per cento. Del totale dei casi positivi, 45 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila, 14 in provincia di Chieti, 17 provincia di Pescara e 18 in provincia di Teramo. Aumenta di un’unità il numero di casi provenienti da fuori regione (671) e diminuisce di tre quello per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 1 nuovo caso e sale a 2559 (si tratta di una 95enne della provincia dell’Aquila). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 78240 dimessi/guariti (+60 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 1359* (+31 rispetto a ieri); nel totale sono ricompresi anche 415 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche. 46 pazienti (-2 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 5 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1308 (+33 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Questa settimana 4 Regioni risultano classificate a rischio moderato rispetto alle 3 della settimana scorsa: sono Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Le restanti 17 Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio basso. Una Regione, la Campania, riporta un’allerta di resilienza. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute all’esame della cabina di regia. Continua a diminuire il tasso di occupazione dei malati di covid negli ospedali italiani. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in diminuzione al 3,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 19/10/2021) rispetto al 4,1 della settimana precedente, con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 370 (12/10/2021) a 355 (19/10/2021). L’occupazione in aree mediche diminuisce ancora al 4,2% dal 4,6. I ricoverati in queste aree diminuiscono da 2.665 (12/10/2021) a 2.423 (19/10/2021). Rimane stabile, rispetto al valore indicato venerdì scorso, l’incidenza a livello nazionale con 29 casi per 100.000 abitanti (periodo 11/10/2021 – 17/10/2021), mentre si registra un lieve aumento dell’Rt nazionale. L’indice di trasmissibilità nel periodo 29 settembre – 12 ottobre 2021 è stato pari a 0,86 (range 0,82 – 0,90), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente quando si registrava il valore di 0,85, e già in leggera crescita rispetto alla settimana ancora precedente che aveva visto l’indice a 0,83. “La variante delta “rappresenta la quasi totalità dei casi in Italia. Questa variante è anche dominante nell’intera Unione Europea ed è associata ad una maggiore trasmissibilità”, rileva ancora la bozza del report che sottolinea come “una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”. “È opportuno – scrivono gli esperti della Cabina di regia – realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”. |