Giovedì, 14 Ottobre 2021 Vastese

Enrico Letta a Lanciano per condividere la battaglia di Leo Marongiu

"Mi fa piacere questo passaggio generazionale, questa è la chiave con la quale la nostra società risorge"

“La parola d'ordine è unità ed unitaria pacifica e collettiva dovrà essere la nostra risposta sabato a Roma, dove non saremo con le nostre bandiere ma con il tricolore simbolo dell'unità e della nostra costituzione. Non è possibile che un secolo dopo dobbiamo ancora vivere situazioni di violenza e dover dire che siamo antifascisti”.

Il segretario nazionale del partito democratico Enrico Letta ieri sera a Lanciano, al Maestoso accolto da una sala affollata. Erano almeno 500 le persone che hanno scelto di sottolineare con la loro presenza il sostegno al candidato sindaco del centrosinistra Leo Marongiu e di ascoltare le parole di Letta che si è detto emozionato – è noto il suo legame con l'Abruzzo - mentre sul grande schermo due foto ricordavano il suo arrivo in città nel 2011 con l'appena eletto sindaco Mario Pupillo e un ancor più giovane consigliere Marongiu.

“Ho accolto con piacere il vostro invito ed esprimo personalmente la mia e la nostra solidarietà e vicinanza a Leo” riferendosi all'episodio increscioso di qualche giorno fa . “Mi impegno con voi a lavorare insieme, mi fa piacere questo passaggio generazionale, questa è la chiave con la quale la nostra società risorge. Condivido anche l'operazione politica intelligente e lungimirante fatta con il Movimento 5 Stelle, costruire una squadra allargata e coesa dove non c'è l'uomo solo al comando è importante per governare bene”.

E ricorda i risultati straordinari conseguiti da Conte e Gualtieri, insieme, quando hanno negoziato a Bruxelles. Letta ribadisce l'impegno per il tribunale, annuncia il provvedimento, il primo votato sulla parità salariale grazie alla parlamentare Gribaudo, parla del PNRR, di futuro e dei giovani, di una società che va ripensata soprattutto dopo la pandemia, dell'importanza delle relazioni e dell'ascolto. Look informale e tono pacato, il segretario del pd, promette di tornare ed auspica che il cambiamento inizi anche dall'Abruzzo, con la vittoria del centrosinistra e di Leo.

“Ricordo quando il Lanciano giocò e vinse a Pisa, la mia gioia da tifoso rossonero – ha esordito così con un sorriso e un ricordo calcistico Leo Marongiu – la nostra è una squadra unita, sono stato scelto e non catapultato, come ha detto in una intervista il candidato del centrodestra. Il nostro è un progetto politico generoso e inclusivo, con i Cinque Stelle ci siamo trovati, abbiamo tutti la consapevolezza di dover rappresentare una forza democratica. Rispetto al 2016 noi siamo cresciuti, mai il centrosinistra aveva superato il 40 per cento mentre il centrodestra ha perso tremila voti – e punta l'accento anche sulla situazione dell'ospedale - . E' preoccupante e grave che sulle carte dell'ultimo tavolo di monitoraggio al Ministero della Salute, sui rilievi alla bozza della rete ospedaliera inviata dalla Giunta Marsilio-Verì, l'ospedale Renzetti venga classificato a Pronto Soccorso da Dea di primo livello. Il verbale che hanno tenuto nascosto relega l'ospedale di Lanciano a un ruolo marginale e non più comprensoriale ed evidenzia il grande ritardo nella questione investimenti e il mio avversario continua a parlare di filiera. Una filiera che ci riporterebbe al 2009 ovvero alla cancellazione della Asl Lanciano Vasto da parte degli stessi protagonisti che oggi vorrebbero riproporsi”.

E Marongiu chiede a tutti un ultimo sforzo. La scelta, come ha detto Enrico Letta, sarà tra “futuro e passato, guardare avanti con energie nuove o tornare indietro a visioni superate”.

A dare il via ieri sera all'incontro, l'appassionato intervento della segretaria cittadina del pd Rosetta Madonna.