Martedì, 7 Settembre 2021 San Salvo

In migliaia sfilano davanti alla bara di Luciano Lapenna

Toccante cerimonia commemorativa nell'aula "Vennitti" del Comune

Sono migliaia i cittadini di Vasto, del circondario e dell'Abruzzo che dalle ore 14,00 stanno rendendo omaggio alla salma di Luciano Lapenna venuto a mancare la notte scorsa dopo una terribile malattia.

In fila, ordinatamente, stanno raggiungendo il Palazzo di Città dove, nell'aula consiliare, è stata allestita la camera ardente. Dietro la bara il gonfalone listato a lutto della Città ed una gigantografia che riproduce una immagine dell'ex Sindaco con un saluto speciale: "Ciao Luciano".

E' toccato al Sindaco Francesco Menna aprire la serie degli interventi commemorativi di Lapenna che "ha illuminato con la sua luce il cammino dei più deboli di questa città e di questo territorio". Il primo cittadino ha ricordato l'impegno di Lapenna nel sindacato ed il suo modo di concepire la politica come "autentico servizio".

Il predecessore di Lapenna, Filippo Pietrocola, ha parlato della dura vita da sindaco "che ti logora nel fisico e che ti cambia come persona". Pietrocola  ha svelato alcuni aspetti dell'amicizia che lo legava a Luciano Lapenna con il quale sovente si confrontava per cercare di trovare soluzione ai tanti problemi della Città. 

Mario Del Vecchio, amico fraterno di Luciano, ne ha esaltato le qualità umane e politiche ricordando l'ultimo incontro avuto con lui lo scorso mese di giugno a San Buono.

Un altro sindaco di Vasto, Giuseppe Tagliente, ha svelato i segreti della loro amicizia e della fattiva collaborazione avuta a livello di Consiglio Regionale e nell'assise civica vastese.

Non è mancato il saluto di Tonino Finamore, lo storico segretario della sezione di Gissi del P.C.I., che ha ricordato l'onore che Lapenna ha reso ai lavoratori ed alla loro bandiera. 

Per l'ANCI ha preso la parola il presidente Regionale, Gianguido D'Alberto, il quale ha ringraziato Lapenna per l'eccellente lavoro svolto nel rilanciare l'Associazione all'interno dell'Abruzzo. "Ho ereditato da Luciano - ha detto - un pesante testimone che cercherò d onorare l meglio nel ricordo del suo impegno e della sua passione politica".

Nel corso della cerimonia commemorativa ha preso la parola anche la compagna di Luciano, Bianca Campli, la quale oltre a ricordare le origini umili della famiglia di Luciano ed il significato dell'essere comunisti in Italia negli anni cinquanta, ha elencato una serie di personaggi minori della politica del territorio che sono stati tra gli ultimi ricordi di Luciano Lapenna. Infine un accenno delicato, impregnato di amore, alla loro unione civile vissuta con fierezza ed orgoglio.