Mercoledì, 27 Gennaio 2021 Abruzzo

Sul finanziamento del campus dello chef Romito maggioranza ancora divisa

In Consiglio Regionale rinviati molti punti importanti

Maggioranza ancora spaccata sul “Campus ricerca e alta formazione” dello chef stellato Niko Romito.

Il Consiglio regionale, nella prima seduta del 2021 che si è svolta all’Aquila, ha rinviato i due punti più importanti all’ordine del giorno per differenti vedute all’interno della maggioranza di centrodestra. Terminata la discussione sui documenti politici il governatore Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, ha illustrato il progetto del campus che la Regione dovrebbe cofinanziare con un milione di euro ma la Lega ha chiesto il rinvio per approfondire la questione dopo aver fatto mancare il numero legale al momento del voto già lo scorso dicembre.

Secondo quanto trapelato, non è stato trovato l’accordo  sulla nomina del componente indicato dal Consiglio regionale abruzzese in seno al Cda dell’istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale” per la quale la Lega, azionista di maggioranza della coalizione con 10 consiglieri su 17 e con 4 assessori su 6, in particolare con il consigliere regionale teramano Tony Di Gianvittorio, ha riproposto Davide Calcedonio Di Giacinto, nominato dall’assemblea nei mesi scorsi ma bocciato dal Tar per requisiti mancanti al quale si era rivolto un ex componente del Cda, Enzo Di Giulio.

Il no alla proposta leghista da parte degli alleati avrebbe prodotto quindi il no dei salviniani al contributo di un milione di euro al progetto di alta formazione varato dallo chef stellato Romito.

Il tutto nonostante l’appello di Marsilio: “La regione Abruzzo non può rimanere a guardare, l’unico torto che possiamo fare a Romito è farlo oggetto di polemiche e divisioni. Lo chef è l’immagine dell’Abruzzo ed ha scelto volutamente di restare nella nostra regione. Mi rivolgo a tutta l’Assemblea legislativa ed auspico ci sia la volontà unanime di apprezzare il suo progetto che produrrebbe per l’Abruzzo un grande ritorno economico. Si tratta di un progetto unico dall’alto valore sociale che può fare dell’Abruzzo il luogo e il laboratorio di un progetto di cibo collettivo nel mondo. Abbiamo anche verificato in via preliminare che il nostro contributo non si configurerebbe come un Aiuto di Stato, anzi esistono dei precedenti in questo settore. Dobbiamo capire successivamente se questo sostegno può essere erogato in maniera diretta oppure indiretta ovvero attraverso un bando. È solo una traccia delle possibilità di finanziamento ma se ve ne sono altre che emergono dal confronto sono pronto a valutarle”.