Domenica, 17 Gennaio 2021 Vasto

“Sì al museo dei capodogli”: il capogruppo del P.D. rilancia l'originale idea

"Lo realizzeremo con il coinvolgimento del Centro Studi Cetacei di Pescara”

“Il museo a cielo aperto resta una ipotesi che non voglio escludere. Lo realizzeremo con il coinvolgimento del Centro Studi Cetacei di Pescara”. Marco Marra, capogruppo del Pd, interviene nel dibattito che si è acceso sulla realizzazione del museo a cielo aperto con gli scheletri dei capodogli spiaggiati sette anni fa a Punta Penna, nella riserva naturale di Punta Aderci.

E’ stato proprio Marra il primo firmatario della proposta che è stata poi approvata all’unanimità dal consiglio comunale e per la cui realizzazione la Regione ha assegnato un contributo di 70mila euro al comune di Vasto, grazie ad un emendamento del consigliere pentastellato Pietro Smargiassi.

“Il 12 settembre scorso, in occasione della passeggiata organizzata nella riserva di Punta Aderci, ho avuto modo di parlare con Vincenzo Olivieri, direttore del Centro Studi Cetacei”, dice Marra, “il suo coinvolgimento è scontato vista la particolarità dell’opera ed in quella occasione fu proprio il dottor Olivieri a darmi conforto sulla possibilità tecnica dell’esposizione all’aperto dei resti. Il museo a cielo aperto resta una ipotesi che non voglio escludere. Se la fattibilità si dimostrerà complicata”, prosegue il capogruppo del Pd, “non c’è nessun problema a trovare una alternativa. Sul finanziamento di 70mila euro ringrazio il consigliere Smargiassi. Non capisco invece le esternazioni di Stefano Taglioli che si sta fasciando la testa prima di romperla, dimostrando tra l’altro di non essere a conoscenza di alcuni passaggi, seppur informali, che ho avuto con il Centro Studi Cetacei di Pescara”.

Per la cronaca Marra fa riferimento ad un intervento dell’ambientalista che, pur essendo assolutamente favorevole ad un museo, aveva manifestato perplessità per l’esposizione degli scheletri  a cielo aperto per i rischi di vandalismo, per gli alti costi di manutenzione e perché la struttura non porterebbe reddito con delle visite a pagamento.

“Credo che un’opera del genere vada sostenuta dal mondo ambientalista”, chiosa Marra, “per il forte valore simbolico e storico che quella vicenda ha rappresentato per tutta la comunità”.

Anna Bontempo (Il Centro)