Sabato, 14 Novembre 2020 Sport

Doping, ecco la sentenza Iannone. Il pilota: “Magari resterò in un altro ruolo”

Ecco perché il pilota dell’Aprilia è stato squalificato per quattro anni. Durissimo il dispositivo della squalifica: “Il pilota non ha fatto nulla di concreto per dimostrare la contaminazione della carne”

Di Paolo Ianieri inviato della Gazzetta dello Sport

Andrea Iannone è arrivato questa mattina a Valencia, invitato da Carmelo Ezpeleta, n.1 della Dorna, a quattro giorni dalla sentenza del Tas che lo ha condannato a 4 anni per il caso di doping in seguito alla positività al Drostanolone riscontrata in seguito a un controllo in occasione del GP Malesia 2019, e a poche ore dalla pubblicazione da parte del Tribunale Arbitrale per lo sport di Losanna delle motivazioni che hanno portato a un inasprimento della condanna dopo i 18 mesi del processo davanti al tribunale della federazione internazionale.

LE PAROLE

“Ringrazio l’a.d. Massimo Rivola e l’Aprilia per avermi supportato dall’inizio alla fine, anche se non è ancora finita – ha raccontato Iannone ai microfoni di Sky - Devo ancora digerire questa cosa, tutto quello che dico lo faccio come se fossi un pilota. Potrebbero aprirsi nuove strade, ho rifiutato delle offerte esterne al mondo della MotoGP, io per ora accetto solo di stare qui. In che ruolo lo scopriremo”.

LA SENTENZA

Leggendo però le motivazioni della sentenza nel processo presieduto dal franco-iraniano Hamid G. Gharavi (presidente), Franco Frattini e l’inglese Michael J. Beloff, e nel quale in sede di appello è entrata anche la Wada, l’agenzia internazionale anti doping, i giudici non hanno accolto la tesi del pilota dell’Aprilia, difeso in entrambi i giudizi dall’avvocato Antonio De Rensis, in quanto non è riuscito a provare in maniera convincente e credibile di essere risultato positivo a causa di una contaminazione alimentare da carne rossa, come da lui sostenuto. Ecco, di seguito, gli stralci più importanti della sentenza.

LA DIFESA

Iannone afferma di aver mangiato carne in diverse occasioni durante il suo soggiorno a Singapore e in Malesia. A sostegno di questa affermazione, Iannone ha fornito al gruppo di esperti scientifici diverse ricevute di cibo e bevande dell’hotel Sama Sama in Malesia, nonché una e-mail indirizzata all’hotel datata 27 luglio 2020 (e quindi quasi 4 mesi oltre la data del primo processo; n.d.r.) in cui scriveva di aver “mangiato nei vostri ristoranti nelle notti del 30 e 31 ottobre 2019 e del 2 e 3 novembre 2019 e di aver mangiato della carne. Devo quindi conoscere l’origine della carne che ho mangiato”. Iannone non ha specificato prima dell’Udienza cosa aveva mangiato esattamente al Sama Sama Hotel e lo ha fatto solo all’Udienza, quando sollecitato dal Presidente del Panel, affermando di aver mangiato “carne” e più in particolare “manzo” e suggerendo che la voce sulla ricevuta del Sama Sama Hotel datata 2 novembre 2019, con la descrizione “GP BF Dinner” deve essersi riferita a essa. Iannone sostiene inoltre di aver cenato il 1 novembre 2019 al ristorante Marini’s on 57, in Malesia, dove ha anche mangiato carne. A sostegno di questa affermazione Iannone ha presentato un estratto conto bancario che mostra un addebito di ingresso per il 1° novembre 2019 di 561,07 euro sul credito del suddetto ristorante. Ha fornito una dichiarazione giurata di Paolo Campinoti, un amico di famiglia, in cui quest’ultimo affermava di aver chiamato il proprietario del ristorante per informarsi sulla provenienza della carne e che il proprietario si rifiutava di rispondere in quanto non voleva “mettere a repentaglio la reputazione del ristorante [...] nonostante Andrea Iannone avesse mangiato in quel posto prima della gara”. È in questo frangente e solo quando il Presidente del Panel all’Udienza, interrogato dal Presidente del Panel sul suo preciso consumo di cibo in quel ristorante, che Iannone ha fornito particolari, sostenendo che ha mangiato una “bistecca grande”. Tuttavia, il suo esperto, il Prof. Salomone, nella relazione del 26 febbraio 2020, si è basato sul manzo Wagyu Ribeye e sul filetto Wagyu Tenderloin come possibile fonte di contaminazione, suggerendo che questo sia stato effettivamente consumato da Iannone o che si sostiene sia stato consumato dal pilota Aprilia, sulla base del fatto che questi piatti erano disponibili sul menu di Marini’s on 57.