Martedì, 3 Dicembre 2019 AbruzzoDuro colpo inferto alla mafia nigeriana: operati, operati 32 arrestiMaxi operazione coordinata dalla DDA di Bari in diverse regioniAvevano a Bari il loro quartier generale, due pericolose associazioni mafiose nigeriane con ramificazioni in tutta Italia. Con aderenti che abitavano e frequnetavano assiduamente anche l'Abruzzo. "Supreme vikings confraternity - Arobaga" e "Supreme Eyie Confraternity", questo il nome delle gang, ognuno con i propri capi, colonnelli e un esercito di soldati, che controllavano le varie attività criminali, dallo sfruttamento della prostituzione al traffico di droga. Ad essere arrestate 32 persone, al termine di un'indagine della Direzione distrettuale antimafia, coordinata dalle pm Simona Filoni e Lidia Giorgio, con il procuratore Giuseppe Volpe e l'aggiunto Francesco Giannella. Gli indagati rispondono di associazione per delinquere, tratta, riduzione in schiavitù, estorsione, rapina, lesioni, violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione. Le misure cautelari sono state eseguite oltre che a Bari, anche n altre città della Puglia, in Sicilia, Campania, Calabria, Lazio Marche, Emilia Romagna, Veneto, in Abruzzo, e all'estero, in Germania, Francia, Olanda e Malta. E' stato calcolato che, in un anno i sodalizi erano capaci di rimandare in Nigeria circa 74 milioni di euro. Solo ieri in Abruzzo è stata sgominata un'associazione a delinquere, con base operativa nella provincia di Teramo, ma operante anche ad Ascoli Piceno, Fermo e Macerata nelle Marche, composta da cittadini nigeriani, 4 donne 5 uomini, dediti a trasportare ingenti somme di denaro nel loro Paese, la Nigeria, provenienti principlalmente dallo sfruttamento della prostituzione, in particolare sulla famigerata bonifica del Tronto, nel comune di Martinsicuro. Soldi occultati dentro tappeti, scarpe, doppi fondi di valige, fino a 7,5 milioni di euro, da gennaio, secondo un calcolo degli investigatori, di cui 400 mila effettivamente sequestrati nel corso dei controlli all'aeroporto di Fiumicino, scalo principale scelto per il traffico illecito. |