Lunedì, 19 Novembre 2018 Vasto

Frattura insanabile nel centrodestra vastese tra Cappa e Giangiacomo

Quello che non avreste mai letto sulla vicenda Pulchra

Prima di scrivere questa nota ha atteso una settimana. Sì, proprio una settimana per verificare il grado di credibilità dell'informazione locale che appare molto spesso impegnata nell'attaccare chi amministra ed indulgente nei confronti di quanti fanno opposizione. Ho atteso una settimana dalla conclusione dei lavori, tenuti la scorsa settimana, del Consiglio Comunale di Vasto che ha dedicato alcune ore all'esame del punto n.3 all'ordine del giorno: "Società Partecipata "Pulchra Ambiente S.P.A." - Provvedimenti.

Un argomento che in questi giorni ha occupato molto spazio sui mezzi d'informazione senza alcun riferimento a quanto andrò a documentare più avanti. Un tema che ha confermato e sancito la definitiva frattura - che si era aperta gi lo scorso anno - all'interno delle forze politiche del centrodestra vastese. Ai cronisti probabilmente è sfuggito il fatto più importante di quella seduta del giorno 12 novembre 2018. 

Nel corso di quella seduta è riemersa in maniera inequivocabile la "guerra" in atto tra Guido Giangiacomo, unico consigliere di Forza Italia, ed Alessandra Cappa, consigliera comunale della Lega di Salvini. 

Nel corso dei suoi interventi il Consigliere Giangiacomo aveva rivelato all'aula ed ai cittadini di essere stato querelato dalla dott.ssa Paola Vitelli, amministratore della Pulchra, assieme ai consiglieri Edmondo Laudazi e Vincenzo Suriani, per frasi dette nel corso una precedente seduta del consiglio Comunale. Come si ricorderà, in quella circostanza la consigliera Alessandra Cappa si trovò al centro di una rovente polemica, sollevata dai suoi "amici" della minoranza, per aver ricevuto dalla Pulchra un incarico professionale. 

Giangiacomo, lunedì 12 novembre, ha confermato in aula con queste parole: "Era stato fatto un bando ad hoc per l'Avvocatessa Cappa all'epoca alla Pulchra, che a quel bando partecipò solo lei e che quel bando fu assegnato a lei". Il virgolettato è il testo originale della seduta dell'assise civica, quindi in alcuni tratti potrebbe apparire non scorrevole e me ne scuso con i lettori.

Come dicevo prima Guido Giangiacomo, nel corso del suo frizzante intervento tra le altre cose ha detto: "La Pulchra purtroppo con un patto leonino che avete scordato di rimuovere o volutamente non rimosso per arrivare ad oggi, tu nella Pulchra non conti un cavolo, conti meno di zero. Nomina chi vuole e ci ricordiamo com'è nata questa questione? Questa questione, questa querela nacque perché io difendevo un principio sacrosanto, chiedevo a questa Assise se un Consigliere Comunale sul libro paga della Pulchra potesse anche votare i provvedimenti della Pulchra, per lo stesso motivo speculare oggi non voterò i provvedimenti della Pulchra, proprio perché sono in potenziale conflitto d'interesse".

Parole, queste pronunciate di Guido Giangiacomo, che hanno provocato la reazione della collega Alessandra Cappa che, più tardi, nel prendere la parola, visibilmente scossa, ebbe a dire:

"...Intervengo solo un attimo e solo per un fatto personale. Ho sentito dire qualche minuto da dal consigliere Giangiacomo che io sarei il Consigliere  a libro paga della Pulchra. Volevo precisare a tutta la cittadinanza che sono un libero professionista, quindi è difficile che possa essere a libro paga di chicchessia. Pertanto se con questa espressione nella migliore delle ipotesi, che rinobiliterebbe un tantino il consigliere Giangiacomo, egli aveva inteso dire che sia una stipendiata mi dolgo della sua scarsa conoscenza del diritto, poiché egli ben sa che i liberi professionisti non si trovano a libro paga di nessuno. Se invece come temo e credo poiché ormai la sua è una crociata personale nei riguardi della mia persona e non politica egli ha inteso utilizzare questa espressione "Essere a libro paga di qualcuno nella maniera più deleteria di questo mondo', cioè quella che si usa di solito nei confronti dei corrotti e dei mafiosi, ne ne dolgo. Me ne dolgo innanzitutto per questa Assise e me ne dolgo per l'intera cittadinanza, perché se questa Istituzione tanto è diventata non ha colpito solo me, ma ha colpito tutti".

Dopo aver pronunciato queste parole la consigliera Alessandra Cappa, rabbuiata in viso, lasciò i lavori del Consiglio Comunale.

Più tardi, il consigliere Guido Giangiacomo, nel chiedere nuovamente la parola "per fatto personale", ebbe a dichiarare:

"Per spiegare alla consigliera Cappa e solo per questo che 'Libro paga' nell'eccezionale comune e nell'eccezione in cui l'ho inteso è qualcuno che viene pagato sul libro di qualche altro. Siccome all'epoca tutto il Consiglio ne discusse fu data alla consigliera Cappa un incarico a maggio 2016 di organizzazione di parte degli uffici d parte della Pulcha pagato cinquemila euro, credo che la consigliera Cappa per quell'incarico era a libro paga in questo senso e non latu sensu della Pulchra. Non credo che ci sia nessuna diffamazione, purtroppo lei ha preso e se n'è andata non potrà sentirlo. Credo di non aver detto niente di strano. Quella cosa fu detta da tutti quanti qui dentro. Questa è la precisazione che dovevo fare. Per il resto non ho nessun attrito personale con la consigliera Cappa. Non avrei ricacciato questa questione se non mi serviva per poter introdurre il tema".

Tanto basta per dimostrare il clima arroventato che si registra all'interno di una minoranza frammentata e divisa che va avanti a colpi di comunicati stampa.

M.M.