Lunedì, 17 Marzo 2025 Vastese

La Delegazione FAI di Lanciano presenta i percorsi scelti per il 22 e 23 marzo

Per scoprire le bellezze naturali, artistiche e architettonica della città

Un fine settimana all’insegna della natura, dell’arte e della bellezza, alla scoperta di una Lanciano che custodisce tesori e angoli di rara suggestione: luoghi che potranno essere visitati in occasione delle Giornate FAI di Primavera. La Delegazione di Lanciano, attiva sul territorio del Sangro Aventino, con il capo Delegazione Pierluigi Talone e i numerosi volontari propone ben sei percorsi, una passeggiata speciale per far scoprire una città dai tanti volti, ognuno con una sua peculiarità che non tutti conoscono ma che val la pena di vedere. “I percorsi proposti hanno anche l’obiettivo di lasciare un seme per ulteriori azioni e approfondimenti, perché non dobbiamo dimenticare che la missione del FAI è curare, educare e vigilare sul patrimonio storico artistico e ambientale – precisa Pierluigi Talone -.  “Come i nostri visitatori abituali ben sanno le nostre proposte non sono semplici visite a un palazzo storico o a una chiesa, ma dei veri percorsi conoscitivi, come ad esempio quello sul Liberty Lancianese, che non solo percorre la città del primo Novecento dando lustro a quelli che ne furono i lungimiranti progettisti, ma permette grazie alla collaborazione dell’Archivio Storico Comunale e dell’Archivio Storico della Ferrovia Sangritana, di poter visionare attraverso i progetti originali la stratificazione degli interventi urbani che hanno portato dalla città medievale visitata dal FAI nel 2021,  alla città moderna. C’è poi il percorso di Lanciano sotterranea che permetterà di leggere, proprio sul campo, le stratificazioni archeologiche dall’età antica all’intervento urbanistico di cui parliamo nel percorso precedente.”

Nell’interessante programma del FAI di Lanciano è previsto inoltre un percorso nel quartiere Cappuccini che condurrà il visitatore a conoscere gli effetti e le sensazioni legati alla decorazione murale, dall’affresco, alla pittura, al murale; il più classico, ma che classico non è, è quello sui ‘Tesori ritrovati’. “Una visita a tre chiese – continua Talone - che inizia con un organo del ‘700 suonato da giovani prodigi, prosegue con la segreta Cappella di San Gaetano, per finire con la Chiesa di Santa Maria Maggiore riaperta dopo l’ultimo restauro, dove il prof. Luigi Impicciatore saprà catturare l’attenzione dei visitatori con le sue conoscenze”.

E non poteva mancare l’appuntamento con la natura o meglio con il rapporto uomo-natura attraverso un luogo che ha segnato un’epoca e non solo: ‘La via delle lavandaie” camminando tra i pochi orti rimasti in contrada Sant’Egidio, si parlerà di acqua e di biodiversità con gli stessi ortolani e non mancheranno  spunti architettonici con la Fonte Grande e le piccole Cappelle votive private del territorio. “Sarà un affascinante viaggio nel tempo, alla scoperta di un angolo di storia e tradizione legato all’acqua e alla terra. Il percorso – spiega ancora Pierluigi Talone – partirà dal quartiere Civitanova per poi scendere lungo l’antico viottolo che, fino agli anni 60, veniva percorso ogni giorno dalle lavandaie dirette alla Fonte Grande che con le sue 24 postazioni di lavatoio era un punto fondamentale per la vita della comunità e un luogo di incontro di generazioni di donne. Ma l’acqua non era solo un bene prezioso per il bucato: qui nel cuore di una zona ricca di sorgenti, gli ortolani avevano sviluppato un ingegnoso sistema di terrazzamenti e irrigazione, utilizzando canali in laterizio e peschiere a caduta per distribuire l’acqua in modo equo e razionale. Passeggiando tra gli orti, coltivati ancora oggi con passione, si potranno scoprire le antiche tecniche agricole e ascoltare i racconti di chi continua a lavorare questa terra con rispetto e dedizione. Il cammino proseguirà verso la Cappella della Madonna della Salette, un luogo di culto e pellegrinaggio da quasi due secoli, carico di storia e spiritualità e infine alla piccola Cappella di preghiera in prossimità della fonte della Concetta”.

Per i soli iscritti FAI c’è un’offerta accattivante, la visita a due palazzi del 700 ubicati a Corso Roma, una passeggiata imperdibile all’ interno di stanze che raccontano la storia di chi le ha abitate e le abita, tra ricordi e atmosfere capaci di regalare emozioni e stimolare pure un confronto tra le caratteristiche dei due imponenti e prestigiosi edifici.

“Sei percorsi quindi da fare tutti per poter cogliere ciò che gli occhi non colgono e che ruotano intorno agli stessi artefici, tra cui spicca l’Ing. Filippo Sargiacomo, che da visionario, stilò il primo piano regolatore della città nella seconda metà del ‘800.”conclude il capo delegazione FAI di Lanciano.