Mercoledì, 5 Febbraio 2025 Abruzzo

Guerriero di Capestrano: il Tar di Pescara dà ancora ragione a Consorte

Il Ministero della Cultura dovrà fornire la documentazione scientifica relativa agli esami chimici con metodo XRF

 Il Tribunale Amministrativo Regionale di Pescara ha accolto il ricorso per ottemperanza presentato dal regista Alessio Consorte, confermando l’obbligo per il Ministero della Cultura di fornire la documentazione scientifica relativa agli esami chimici con metodo XRF (fluorescenza ai raggi X), che il Ministero ha dichiarato di possedere.

Il regista Alessio Consorte, affiancato dall’Avvocato Luca Presutti del Foro di Sulmona, ha così commentato: “Ad oggi, il Ministero della Cultura, non possiede la documentazione scientifica che ha dichiarato di possedere e, fatto ancora più grave, non dispone di alcuna analisi scientifica che attesti l’autenticità delle opere in questione. Esistono solo fotocopie di spettri XRF effettuati venti anni fa dal CNR inviati dopo la sentenza, da un ex funzionario oggi in pensione. Per di più, la Direzione Museale ha cercato di giustificare il proprio comportamento utilizzando analisi postume rispetto alla sentenza; tuttavia, non risulta che tali analisi a cura del Centro di Ateneo di Archeologia e Microanalisi (CAAM) dell’Università D’Annunzio dal titolo “ARS”, siano state relazionate da personale iscritto all’Ordine dei Chimici, all’Elenco dei Restauratori o a quello degli Esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali. Inoltre, le misurazioni XRF sono state eseguite con uno strumento obsoleto e, come espressamente ammesso dal Dott. Sericola, effettuate solo parzialmente a causa di problemi tecnico-strumentali”.