Mercoledì, 6 Settembre 2023 VastoLavori da 3,5 milioni di euro nel mare di VignolaAl via le indagini archeologiche previsteI fondi per l’erosione della costa a Vignola sono stati assegnati nel 2022, ma prima di iniziare i lavori occorre procedere alla valutazione preventiva archeologica delle aree interessate all’intervento. L’incarico professionale è stato affidato dal Comune all’archeologa Fulvia Crema di Chieti per un importo di 11.304 euro, tramite una determina dirigenziale dell’avvocato Alfonso Mercogliano. Ad occuparsi della redazione del progetto è invece l’ingegner Alessandro Mancinelli, docente universitario molto esperto in materia che ha avuto anche l’incarico per la direzione dei lavori. Uno alla volta si stanno riempiendo tutte le caselle per poter iniziare le opere in difesa di una zona di particolare pregio dove la spiaggia è arretrata di parecchi metri nel giro di dieci anni, creando seri problemi alle abitazioni e alle strutture turistiche presenti in quel tratto di litorale. Per fronteggiare il fenomeno erosivo il servizio opere marittime della Regione Abruzzo ha assegnato al Comune di Vasto un finanziamento di 3,5 milioni di euro. Grazie al cospicuo contributo verranno realizzate opere in difesa di una zona costiera di particolare pregio, anche se sulla reale utilità degli interventi si registrano posizioni contrastanti. Secondo alcuni le barriere non farebbero altro che spostare il problema più a sud. A Vignola, località costiera dove sventola la bandiera blu ma che ad agosto ha registrato l’apposizione di un divieto di balneazione per l’elevata concentrazione di “Ostreopsis ovata”, una micro alga tropicale, potenzialmente tossica che trova nei litorali rocciosi le condizioni ideali per proliferare, sono stati effettuati finora diversi interventi, ma ritenuti non sufficienti a risolvere i problemi erosivi che, a detta dei tecnici comunali, necessitano di un piano organico in grado di garantire una adeguata protezione del litorale dall’azione del moto ondoso, evitando un ulteriore arretramento della linea di riva. A partire dal 2016 e fino ad oggi sono stati stanziati, in ordine cronologico, 60mila euro per il ripascimento del litorale che costeggia la pinetina della Grotta del Saraceno e per il ripristino della morfologia dei luoghi, 50mila euro per la realizzazione di una barriera soffolta, 120mila euro per lavori di messa in sicurezza con opere radenti, altri 100mila euro per lavori di “somma urgenza” dopo il crollo di un muro di contenimento, per un totale di 330mila euro a cui vanno aggiunti altri 225mila euro stanziati dalla Regione nell’ambito del piano di difesa della costa. Insomma, una cifra importante – pari a circa 600mila euro – per degli interventi “spot” che non solo non hanno risolto il problema, ma hanno creato a detta dei tecnici nuove criticità. Anna Bontempo (Il Centro)
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