Mercoledì, 26 Settembre 2007 Notizie

Vasto: Del Prete ha illustrato le scelte che hanno portato alla realizzazione del Vasto Film Festival

Dopo un lungo silenzio sono stati snocciolati i dati della manifestazione

Nel corso di una conferenza stampa, tenuta questa mattina a Vasto, il vice sindaco ed assessore al turismo, Nicola Del Prete, alla presenza di Remigio Truocchio, ha illustrato con la seguente relazione le motivazioni e le scelte operate per la organizzazione della XII^ Edizione del Vasto Film Festival. "In queste ultime settimane si è parlato e sparlato a proposito del Vasto Film Festival 2007. Hanno azzardato cifre, qualcuno ha provato ad insinuare "operazioni poco chiare", guardandosi bene, però, dall'essere espliciti. Hanno provato a screditare l'immagine dell'amministrazione comunale, mettendo in dubbio il suo operato, le sue scelte; si è parlato di gestione diretta del Festival da parte dell'assessorato, è stata discussa la scelta del progetto e, addirittura, la legittimità della delibera con la quale l'amministrazione ha ritenuto più idonea ai suoi indirizzi la proposta della Erre Cinema di Remigio Truocchio. Si è parlato di sponsorizzazioni, si è entrato nel merito della gestione finanziaria sparando cifre, dati, costi presunti. Tutto questo ha creato, inevitabilmente, un clima di sospetto ed oggi la decisione nostra di essere qui, assieme agli organizzatori, vuole essere non la risposta alle provocazioni dei detrattori dell'amministrazione e del festival, le cui accuse sono come neve al sole, ma questa presenza vuole significare l'attenzione che volgiamo nei confronti dei cittadini, i quali, bersagliati da falsità e da menzogne quotidiane, hanno necessità di sapere, euro per euro, come sono stati spesi i loro soldi, chi li ha spesi e perché. Andiamo per ordine. La trasparenza nell'affidamento dell'incarico. Per la prima volta dopo 11 anni (dieci dei quali gestiti dal centrodestra), l'amministrazione comunale ha individuato come modulo gestionale dell'iniziativa del Vasto Film Festival la forma dell'associazione temporanea di scopo. Con delibera di Consiglio comunale n.37 del 15 maggio 2007 si è provveduto ad approvare gli schemi di statuto, atto costitutivo e contratto di servizio ai fini della costituzione dell'ATS. Successivamente con determina dirigenziale n.70 del 25 giugno 2007 si è provveduto ad approvare il bando di gara ed il capitolato speciale d'appalto relativo alla procedura aperta di individuazione di un'associazione con la quale costituire l'ATS. L'avviso pubblico, purtroppo, è andato deserto. Era il 20 luglio. Tenuto conto che la manifestazione rappresentava un appuntamento fisso di grande valenza turistica e di sicuro richiamo nazionale (lo confermeranno i 3 servizi andati in oda sulla Rai nazionale), e considerato che lo stesso evento era stato presentato in tutte le fiere cui il nostro Comune ha partecipato addirittura presentandolo tra le anteprime, visto, inoltre che l'amministrazione comunale aveva già avuto la disponibilità finanziaria dell'80% del contributo relativo all'anno 2007 pari ad euro 52.000,00 che il servizio politiche culturali editoriali e dello spettacolo della giunta regionale aveva stanziato ai sensi della legge regionale 98/99 a favore del Comune di Vasto, l'amministrazione comunale ha inteso dare indirizzo ai servizi competenti perché la rassegna cinematografica venisse realizzata e che per il raggiungimento di tale obiettivo l'amministrazione comunale intendeva avvalersi dell'attività di soggetti privati di riconosciuta esperienza. Viste le due proposte pervenute, quella della Erre Cinema di Remigio Truocchio e quella del dipendente comunale Amerigo Ricciardi, valutatele attentamente, ritenuta la proposta di Truocchio innovativa ed originale rispetto alle passate edizioni e che lo stesso era stato direttore artistico in altre rassegne cinematografiche, la giunta ha deliberato, in data 10 agosto, di ritenere la proposta di organizzazione della XII edizione del Vasto Film Festival trasmessa dalla Erre Cinema di Remigio Truocchio la più idonea agli indirizzi e programmi dell'amministrazione comunale, di assegnare al dirigente del settore turismo l'importo di 145 mia euro per organizzare l'evento e che i settori turismo e servizi collaborino con la erre cinema per la riuscita dell'evento. Con questo atto deliberativo la giunta cosa ha fatto: NON ha esercitato un potere gestionale (come si è voluto far credere) ma un potere discrezionale, finalizzato alla indicazione del progetto ed obiettivo più rispondenti al programma politico-amministrativo. L'attività discrezionale della giunta si è limitata a ritenere una delle proposte trasmesse, la più idonea agli indirizzi e programmi dell'amministrazione comunale, ragione per cui ha assegnato il buget al dirigente per il raggiungimento dell'obiettivo. La delibera n.379, in sostanza, può essere equiparata all'assegnazione di un obiettivo ad opera della giunta. Da qui la necessaria adozione preventiva della delibera di variazione al bilancio di previsione volta al reperimento delle risorse mancanti e alla conseguente allocazione della disponibilità nei pertinenti capitoli del Peg per poterla assegnare (come è avvenuto con la delibera n.379) al dirigente incaricato. La scelta tra le due proposte. L'affidabilità professionale della Erre Cinema Srl e di Remigio Truocchio, con un curriculum di tutto rispetto ha avuto il suo peso, così come la proposta innovativa e del tutto originale di spalmare il festival del Cinema su tutto il centro storico, regalando il prodotto a vastesi e turisti. Ottima la scelta della retrospettiva su un regista emergente come Ferzan Ozpetek e la presenza dell'attrice del momento, Laura Chiatti. Sulla proposta del dipendente comunale Amerigo Ricciardi, anch'essa interessante per alcune versi, c'erano elementi di dubbia fattibilità. Ricciardi afferma di aver curato 5 edizioni del Vasto Film Festival ma di fatto (prove testimoniali) ha curato esclusivamente il cerimoniale e l'accoglienza delle autorità. Ha collaborato poi all'organizzazione nel ricercare luoghi per cene di rappresentanza e serate collaterali. Non ha mai collaborato nè tanto meno avuto ruoli di responsabilità nei seguenti settori primari della produzione cui affermava nella proposta del tipo: contatti con gli ospiti, previsioni di spese, sviluppo complessivo dell'iniziativa, ecc. Inoltre aver collaborato ad una produzione in alcuni settori e con alcune mansioni non significa che automaticamente si ha la capacità, la solidità e la professionalità per amministrare, produrre e garantire la riuscita e la qualità di un evento. La proposta, inoltre, non arrivava da una società di produzioni o anche ( in piccolo) da una società di servizi che ha nel suo curriculum e nel suo bagaglio una serie di eventi di gestione controllo e produzione pari al Festival in oggetto. Sul programma presentato vi è da dire che un omaggio a Mario Monicelli, come pezzo forte della proposta Ricciardi del Vasto Film Festival 2007, era stato già realizzato proprio la scorsa edizione, con la presenza di Monicelli a Vasto e la consegna del premio alla carriera. Strano che non si sia notato. Le anteprime internazionali annunciate nel programma in maniera così dettagliata erano prive di alcuna garanzia di fattibilità. Infatti, le anteprime nazionali segnalate non sarebbero mai potute essere programmate in nessun festival in Italia per espressa volontà delle case madri. (Sicko, Shrek3, I Simpson..) Sugli ospiti le agenzie di riferimento degli artisti segnalati nella proposta sono facilmente raggiungibili tramite telefono mediante i loro siti internet di riferimento. I cachet degli artisti riportati nella proposta erano ben lontani dalla previsione dei costi fatta da Ricciardi e che il totale del bilancio di previsione di tutto il progetto del Festival (che ammonta a 26.000 euro) a stento sarebbe servito per opzionare la venuta a Vasto (in settembre, perché ad Agosto impegnato) di Riccardo Scamarcio. Il giornalista Piero Badaloni, ora direttore generale di Rai International, non è stato mai contattato da nessuna società o persona privata per un eventuale sua partecipazione o conduzione del Vasto Film Festival. Sui costi del progetto, per una Festival di valenza nazionale come è sempre stato il Vasto Film festival, si è ritenuto ci fossero molte lacune. La proposta quindi è stata ritenuta meno valida dell'altra. Il successo. Se permettete la somma stanziata dal Comune di Vasto (60 mila euro) ed i contributi di Regione e Provincia sono stati ben spesi se è vero com'è vero che l'edizione 2007 del Festival è stata apprezzata dalla stragrande maggioranza di vastesi e turisti. Sono stati cinque giorni magnifici, di fermento, di interesse, di caccia all'invito, di vita vissuta all'interno del nostro centro storico, alla riscoperta dei nostri angoli più belli e, soprattutto, è stato un Festival popolare, della gente che ha potuto seguire i vari momenti di questa manifestazione in maniera gratuita. Ci siamo forse dimenticate le migliaia di persone che hanno salutato Vincenzo Salemme, ci siamo dimenticati della piacevole scoperta di un teatro naturale all'aperto che è corso Italia (tra i due palazzi), ci siamo dimenticati della gioia dei commercianti e dei nostri ristoratori che hanno seguito con attenzione e adesione le cinque serate del Festival? Certo, c'è sempre qualcosa da migliorare nell'interesse della città e siamo qui pronti a farlo, con i suggerimenti seri, con le critiche costruttive, con la comparazione di idee per un risultato più importante. Per questa manifestazione non mi stancherò mai di ringraziare tutto il pubblico che ci ha seguito, la giunta che ha creduto a questo progetto, i dirigenti e dipendenti comunali che si sono impegnati alla spasimo, Edmondo Del Borrello in qualità di Presidente, Remiglio Truocchio come direttore artistico e tutti i suoi collaboratori e le forze dell'ordine e le giacche verdi che ci hanno fatto sentire, sempre, la loro presenza. La gestione finanziaria del Festival è stata una competenza della Erre Cinema che, nel dettaglio ha fornito elementi riscontrabili che danno l'esatta dimensione dell'evento dell'estate scorsa. Sulla richiesta di istituzione di una commissione d'inchiesta mi sembra paradossale che arrivi dal consigliere di Forza Italia Guido Giangiacomo, esponente del centrodestra. Noi, oggi, abbiamo sviscerato cifre e dati e ogni genere di informazione sull'edizione 2007. Sarebbe interessante che la commissione si occupasse anche delle precedenti edizioni. Allora sì che avrebbe un senso e testimonierebbe la stessa trasparenza che mostra questa amministrazione comunale con le precedenti, quelle dove Giagiacomo era assessore".