Mercoledì, 21 Luglio 2010 L'avvocato informa

Le gabbie dell'asfalto

Quando la strada si trasforma in una trappola.

(di Avv. Sergio Lapenna - Foro di Vasto)
Siamo in piena estate e con l'avvento dei turisti, anche a Vasto - che durante il resto dell'anno è una tranquilla cittadina di provincia - aumentano i problemi di spazio legati all'aumento del parco auto ed alla congestione del traffico.
E' interessante, per cui, trattare il fenomeno - purtroppo in diffuso aumento anche da noi - del parcheggio-gabbia, che si verifica quando un auto in sosta viene praticamente "ingabbiata" da altre auto che ne ostruiscono il passaggio.
Il fenomeno si verifca soprattutto per "distrazione" del conducente sopraggiunto(che poi non è una vera è propria distrazione ma, al più, svolgliatezza di trovare un altro parcheggio, in quanto chiunque, anche l'automobilista più distratto, nota di mettere in difficoltà gli altri... è che la cosa non lo riguarda più di tanto e quindi dirà che non ci aveva fatto caso!), il quale nel parcheggiare la propria auto a stretto ridosso delle vetture già presenti nel parcheggio non si cura di lasciare spazio a sufficienza per consentire a queste ultime l'uscita dal parcheggio; o addirittura, lo fa volontariamnente, lasciando l'auto in doppia o in tripla fila, proprio davanti alle auto già parcheggiate, magari lasciando per 4 frecce accese per sollevare la propria coscienza.
Comunque la mettiate, tornare al parcheggio e trovare la propria vettura bloccata da un'altra auto è davvero seccante.
Non sempre la chiamata delle forze dell'ordine sortisce l'effetto immediato di veder "linciato" il trasgressore con una salata multa o, magari, con il sequestro del mezzo: tal volta, in effetti, i tutori dell'ordine hanno altro da fare e giungono, se siamo fortunati, con estremo ritardo, magari, quando il distratto automobista si è già dileguato nella nebbia dopo essersi semplicemente scusato con un laconico "mi dispiace".
E allora cosa fare in questi casi, oltre che incenerire con lo sguado il trasgressoroe distratto che finalmente arriva e, spostando l'auto, fa pure finta di niente?
E' bene che anche la gente comune sappia che un fatto del genere non è solo una semplice scortesia o una semplice violazione del codice della strada (illecito amministrativo), ma, nello stesso, tempo è anche un gravissimo crimine penale.
Che significa in termini pratici?
Significa che, a prescindere dal'arrivo dei vigili, il fatto è fonte di una responsabilità penale, in quanto con il fare "distratto" di quell'automobilista che vi impedisce di ripartire con la vostra auto è stata limitata parte della vostra libertà di azione, qualcosa di molto simile - anche se quantitativamente inferiore - al sequestro di persona.
Il nostro codice penale, infatti, oltre al sequestro di persona - che punisce la compressione completa della libertà personale - punisce anche la c.d. violenza privata quando taluno costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa contro la sua volontà (il reato è punito con reclusione fino a quattro anni - art. 610 Cod.Pen.).

Non solo. Oltre a veder condannato l'empio trasgressore, qualora dall'attesa sia sortita, altresì, una conseguenza dannosa (es.: ritardo ad un incontro d'affari ecc.), il responsabilè verrà condannato anche a risarcirvi il danno.
Vigili o non vigili, per cui, dopo aver preso il numero di targa e le generalità di alcuni passanti che assistano all'ingabbiamento della vostra auto, basta recarsi, anche il giorno dopo, presso la locale caserma dei Carabinieri e sporgere querela contro ignoti che gli inquirenti, poi, ricolleghranno, tramite targa, al trasgressore.