Domenica, 21 Dicembre 2025 Vastese

Campi di sterminio nazisti, risarcite due famiglie del Vastese

La sentenza ha trattato la questione individuando la deportazione come “crimine contro l’umanità”

Importante risarcimento danni di 50 mila euro più gli interessi maturati in 80 anni per ingiusta detenzione nei campi di concentramento dopo l’8 settembre 1943 , per gli eredi di due famiglie del Vastese grazie all’avvocato Domenico Manzi e a un pool di suoi colleghi. Il risarcimento è avvenuto perchè sono stati riconosciuti i requisiti per accedere al fondo istituito dal Governo Draghi, presso il MEF, come disposto dal DL 36/2022 art. 43.

La sentenza ha trattato la questione individuando la deportazione come “crimine contro l’umanità”.

A riportare la notizia, stamane, a firma di Paola Calvano, è il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro che, per la circostanza, ha ascoltato l’avvocato Domenico Manzi.
” Il fondo prevede il risarcimento a favore degli eredi delle vittime di ingiusta detenzione per i periodi in cui i detenuti e deportati italiani sono stati internati nei campi di concentramento o di lavoro forzato.
Luoghi di indicibile sofferenza ed atrocità, in cui gli italiani hanno sofferto la fame, la violenza, la lontananza e la solitudine, arrivando a morire di stenti . C’è anche chi è sopravvissuto con il ricordo di anni indelebili di dolore.
La norma prevede il ricorso nei confronti della Repubblica Federale di Germania e quindi il pagamento da parte dello Stato italiano a favore delle vittime civili o militari”.
In Abruzzo lo Studio legale TIBI IUS , composto dagli Avvocati Massimo Sambuco del foro de L’Aquila, Domenico Manzi del foro di Vasto ed Antonio Di Renzo e del Foro di Lanciano, è stato uno dei primi ad occuparsi della materia, conoscendo la normativa e sostenendo decine di istanze risarcitorie, preoccupandosi di diffondere il più possibile l’opportunità di vedersi riconosciuto un degno risarcimento, seppur solo economico, per i patimenti sofferti dai congiunti.
Il Tribunale de L’Aquila due giorni fa ha emesso le prime due sentenze, a firma del Giudice Annarita Giuliani, a favore di A. T. e L. M. S. rispettivamente di Pollutri e di Casalbordino ma residente a Pescara, quali eredi dei rispettivi padri, militari deportati in Germania, con accoglimento totale delle domande formulate e con la condanna della Repubblica Federale di Germania a risarcire la somma di 50.000 euro ciascuno oltre gli interessi calcolati dal 01 gennaio 1945 ad oggi.