Sabato, 20 Dicembre 2025 Vastese

Dalla scuola alla socialità, perchè i bambini non tornano a casa

Sono questi i due temi cardine che hanno guidato la decisione dei giudici dell’Aquila

 Istruzione e socialità. Sono questi i due temi cardine che hanno guidato la decisione dei giudici dell’Aquila sul ricorso contro l’ordinanza di sospensione della responsabilità genitoriale da parte di Nathan e Catherine, i genitori angloaustraliani dei tre bimbi che vivevano nel bosco a Palmoli, in Abruzzo.

Da quasi un mese, ormai, gli assistenti sociali stanno tenendo sotto osservazione i minori nella casa famiglia di Vasto, dove è ospitata anche la mamma alla quale è concesso di vedere i figli tre volte al giorno, a colazione, pranzo e cena.

Pur registrando dei miglioramenti, le relazioni cristallizzano però una situazione al limite, con uno scarso grado di alfabetizzazione dei minori, in particolare della bimba di 8 anni, ma anche di poca igiene personale.

Si tratta di “deprivazioni” dovute alla situazione socio-ambientale in cui i bimbi hanno vissuto fino al 20 novembre scorso, data in cui sono stati traferiti nella struttura protetta.

Secondo quanto scritto dai servizi sociali, nei primi tempi i minori, che comunque si sono sempre trovati a loro agio nella casa famiglia, erano restii alla doccia o ad osservare regole base dell’igiene personale, non volendo per esempio usare i saponi messi a disposizione dalla struttura.

Curiosità e stupore venivano mostrati nei confronti di oggetti di uso comune come il soffione della doccia, ma anche per i vestiti profumati o gli odori delle persone.

Ma l’elemento che più degli altri potrebbe continuare a pesare sull’eventuale decisione dei giudici di far ritornare i bimbi nel casolare offerto in comodato d’uso alla famiglia Birmingham-Trevallion è quello dell’istruzione.

Secondo la tutrice Maria Luisa Palladino, infatti, i minori “non sanno leggere, stanno imparando ora l’alfabeto” e la più grande, di otto anni, “sa scrivere il suo nome sotto dettatura”, nonostante una scuola di Brescia abbia certificato il suo grado di scolarizzazione in uno degli atti finito nelle carte del fascicolo.

Proprio per questo i legali della famiglia, Marco Femminella e Danila Solinas, avevano annunciato nei giorni passati di aver trovato un accordo con un’insegnante privata contattata dal sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli.

Un annuncio al quale, almeno stando a quanto riferito dal primo cittadino, non è ancora seguito un accordo formale. Insomma, secondo i giudici non è stata ancor sanata quella “lesione del diritto alle relazioni” da parte dei bambini che ha portato, ormai un mese fa, il Tribunale dei minori alla tanto discussa ordinanza di allontanamento.