Dopo gli ultimi ed inquietanti episodi stamane il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, a firma di Paola Calvano, ha pubblicato una intervista al Sindaco di Vasto Francesco Menna.
Come si ricorderà, due anni fa l’auto del primo cittadino di Vasto venne distrutta da un incendio doloso e nei giorni sorsi, sulla pista ciclabile, come abbiamo documentato ieri, sono comparse scritte ingiuriose contro di lui, oltre a messaggi di minaccia su waths app.
Il Sindaco, in queste ultime ore, ha ricevuto tanta solidarietà. Anche l’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni, ha stigmatizzato l’accaduto definendolo ” un segnale pericoloso che va condannato con fermezza “.
Sindaco Menna , è preoccupato per quello che accade ?
” Non sono preoccupato per me, ma per l’ondata di odio che cresce e avverto ovunque. Sui social ormai insulti e istigazioni non si contano più.”
Lei pensa di aver dato fastidio a qualcuno e di dover modificare il modo di amministrare ?
“Assolutamente no . Io intendo proseguire sulla linea della legalità .Andrò avanti per la mia strada e facendo quello che ritengo giusto.”
A cosa si riferisce?
“Ho liberato spazi pubblici che erano occupati, ho liberato case popolari occupate abusivamente . Ho sequestrato un immobile che apparteneva ai Casamonica . Continuerò ad agire nel nome della legalità e della giustizia.”
Ha idea di chi può averle mandato quei messaggi o piuttosto chi le ha scritto insulti e minacce?
“Chi agisce per la giustizia da fastidio. Ho presentato una denuncia. Della mia vicenda si sta occupando la questura, sezione politica. Ho piena fiducia nel loro operato.”
Lei è fra coloro che non possono avvalersi della videosorveglianza per rintracciare chi ha imbrattato la pista ciclabile con insulti. Servono quindi più telecamere.
“Abbiamo appena vinto un bando e stiamo redigendo un progetto per coprire interamente la città. Oltre alle telecamere servono però più forze dell’ordine . Il commissariato è vuoto, la polizia penitenziaria è sotto organico di 40 persone.
In questi giorni ha ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà. Anche l’Anci ha stigmatizzato il gesto compiuto contro di le. E’ soddisfatto?
“La solidarietà non solo fa piacere ma mi invoglia a proseguire per la la strada che ho intrapreso nella convinzione che solo combattendo gli abusi si può amministrare una città con equità e giustizia.”