Martedì, 16 Settembre 2025 Abruzzo"La Giunta Marsilio abbandona i borghi. Senza fondi lo spopolamento è inarrestabile"Duro intervento diù, Cavallari e Menna (Abruzzo Insieme) sulle Aree interne«Altro che rilancio delle aree interne: Marsilio le ha trasformate in uno spot elettorale. La verità è che la legge regionale 32 del 2021 è rimasta senza un euro. Una scatola vuota, utile solo per i titoli di giornale». A dirlo sono Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna, consiglieri regionali del gruppo Abruzzo Insieme, dopo la Commissione Vigilanza dell’11 settembre, dove è emerso chiaramente il mancato rifinanziamento della norma pensata per contrastare lo spopolamento dei comuni montani. Secondo Cavallari e Menna, l’attuale governo regionale ha mostrato «zero sensibilità» verso uno dei problemi più gravi dell’Abruzzo. Le priorità di spesa, accusano, raccontano un’altra storia: invece di sostenere chi vive nei borghi dell’entroterra, si preferisce finanziare sponsorizzazioni sportive per club di calcio come il Napoli o grandi manifestazioni culturali lungo la costa. Scelte legittime, ma non certo urgenti quanto quelle che riguardano la sopravvivenza dei piccoli centri montani. Il fallimento della legge 32, per i due esponenti di opposizione, si riflette nei numeri e nell’assenza totale di interventi strutturali. Nessun rifinanziamento, nessun supporto concreto a chi sceglie di vivere in montagna, dove le difficoltà quotidiane aumentano e i servizi essenziali si riducono: sanità, trasporti, scuole. Tutto viene tagliato o lasciato al minimo indispensabile, mentre la Regione, accusano, «tace o gira lo sguardo dall’altra parte». I dati ufficiali dell’Ufficio Statistica regionale, basati su fonte Istat, confermano la gravità del fenomeno. Tra il 2019 e il 2024, Rosello ha perso il 25 per cento dei suoi abitanti, Pietracamela ha visto un calo del 16,8 per cento, e Cansano del 14,6 per cento. Cifre che fotografano un’emergenza demografica a cui la politica regionale, secondo Cavallari e Menna, non sta offrendo alcuna risposta. «Davanti a questi numeri – concludono – serve un cambio di rotta radicale. Altro che fumo negli occhi: servono investimenti veri, servizi reali, scelte coraggiose. Marsilio si assuma le sue responsabilità: è finito il tempo degli spot, è il momento dei fatti».
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