Lunedì, 15 Settembre 2025 AbruzzoDissesto del bilancio del Comune di GuardiagreleLa Corte dei Conti condanna l'ex Sindaco el'ex assessore. Assolti altri 8In merito al caso del dissesto finanziario del Comune di Guardiagrele (Chieti) per 3,4 milioni di euro, ad aprile 2024 è scattata la sanzione interdittiva dell’incandidabilità per l’ex sindaco Simone Dal Pozzo e per l’ex assessore al bilancio Marilena Primavera, e quella pecuniaria di 12.549,90 euro per il primo e di 4.235,60 per la seconda. La decisione è contenuta in un decreto della Corte dei conti, sezione giurisdizionale per l’Abruzzo, che con il magistrato Paola Lo Giudice ha emesso il provvedimento in seguito al ricorso presentato dalla Procura regionale nei confronti dell’ex giunta comunale e di alcuni consiglieri dell’ex maggioranza. La vicenda – ricorda Il Centro – era partita da una segnalazione fatta dal Comune nel 2021 sulla crisi di liquidità dell’ente dovuta a una presunta cattiva gestione finanziaria della cosa pubblica nel periodo di amministrazione dal 2015 al 2020. La questione, in particolare, si riferiva all’esagerato ricorso alle anticipazioni di tesoreria e ai residui attivi non riscuotibili: ciò, per la magistratura contabile, avrebbe compromesso gli equilibri di bilancio dell’ente. Oltre a Dal Pozzo e Primavera, l’accertamento della Procura ha riguardato anche gli ex assessori Gianluca Primavera, Ambra Dell’Arciprete, Piergiorgio Della Pelle, e gli ex consiglieri comunali Amedeo Dell’Osa, Ugo Adorante, Teresa Marroncelli, tutti rappresentati dall’avvocato Roberto Colagrande del Foro dell’Aquila; l’ex consigliere Nevio Salomone, rappresentato dall’avvocato Giulio Rossignoli del Foro di Chieti; l’ex assessore e poi consigliera Inka Zulli, rappresentata dall’avvocato Marco Alessandrini del Foro di Pescara. Ad eccezione di Dal Pozzo e di Marilena Primavera – riporta ancora Il Centro -, tutti gli altri sono stati ritenuti dalla Corte dei conti non responsabili di aver contribuito con condotte dolose o gravemente colpose e sia omissive al verificarsi del dissesto finanziario del Comune per carenza di specifici obblighi nella gestione finanziaria dell’ente. All’ex sindaco e all’ex assessore, invece, è stata contestata la colpa grave per avere sottovalutato la sofferenza finanziaria del Comune. |