Domenica, 14 Settembre 2025 AbruzzoLa tanto attesa sede della Regione Abruzzo a PescaraOK a linee guida progetto. Costo 48,5 milioni di euro. PD e M5S, “Spreco di soldi”Il centrodestra accelera sulla controversa realizzazione della nuova sede unica della Regione Abruzzo a Pescara, nell’area di risulta tra la stazione ferroviaria e corso Umberto dal costo di 48,5 milioni di euro, al posto delle attuali sedi disperse in città dove lavorano oltre 52o dipendenti. Un’ opera osteggiata da chi tra la classe politica aquilana teme che in questo modo l’asse istituzionale si sposterà ancor di più dal capoluogo a Pescara, e da chi come M5s parla di “enorme cementificazione e spreco di denaro pubblico”, e il dem Antonio Blasioli, per il quale la sede non va realizzata nel cuore già sotto pressione della città, ma in area periferica. Un gigantesco edificio alto quasi 50 metri per 16.700 metri cubi, di cui l’amministrazione di Marco Marsilio, di Fdi, ha approvato il documento di indirizzo alla progettazione, su cui andrà incardinato il concorso di idee, per arrivare al progetto da mettere a bando europeo. Le tempistiche dunque saranno lunghe, e dei soldi necessari, in una fase di ristrettezze economiche ce ne sono in cassa ad oggi solo a 17,4 milioni. Il documento è stato firmato dall’ingegnere Giancarlo Misantoni, direttore del dipartimento “Infrastrutture e Trasporti, affiancato dal suo staff di dipartimento costituito dagli ingegneri Nicola Di Battista e Marco Balasson e dagli architetti Federica Sulpizio e Francesco Cotellessa Le linee di indirizzo sottolineano più volte il carattere di “iconicità”, ovvero “l’edificio dovrà rendere immediatamente riconoscibile l’immagine della nuova Sede della Regione Abruzzo, lasciando emergere una chiara identità circa la natura e le competenze dell’Amministrazione”. e poi ovviamente deve essere un edificio all’avanguardia per sostenibilità ambientale, con “soluzioni architettoniche innovative, garantisca l’accessibilità a persone con disabilità e promuova la partecipazione attiva della comunità”. All’attacco anche in questa fase preliminare sono andati per il movimento 5 stelle la consigliera regionale Erika Alessandrini e il capogruppo in consiglio comunale a Pescara Paolo Sola. “La sede unica non riunirà tutti gli uffici regionali, politici e amministrativi e quindi non risolverà i presunti problemi di spazio della Regione Abruzzo, in compenso strangolerà il centro della città senza ragione. Un’opera costosa e neppure interamente finanziata”, argomentano i due pentastellati. che aggiungono: “ancora una volta questa classe politica dimostra di non avere una visione: anche su una decisione così importante abdica completamente a ogni ragionamento strategico in ottica Nuova Pescara, ignorando l’opportunità di fare scelte davvero lungimiranti per il futuro del territorio”. Contrario anche per il Partito democratico il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli, per il quale “la realizzazione di una sede istituzionale unica è senza dubbio necessaria, ma riteniamo che l’immobile vada progettato in una zona periferica, perseguendo l’idea di una città policentrica”. Anche per Blasioli, la nuova sede “non riuscirà a dare collocazione a tutte le direzioni presenti su Pescara, fallendo dunque anche gli obiettivi di efficientamento legati alla dislocazione di tutti gli uffici in un unico plesso. Ma c’è di più, perché la sede costituirà una sorta di open space dove ci si recherà per effettuare riunioni a seconda delle necessità. Non sarà quindi un luogo fisico fisso dove i dipendenti avranno i loro uffici, bensì un luogo perlopiù destinato agli incontri tra la parte politica e la parte tecnica. In sostanza, dobbiamo desumere che non potranno cessare gli affitti delle sedi in cui la Regione Abruzzo è al momento dislocata, e ricordo a questo proposito che la Regione aveva giustificato il mutuo di 48,5 milioni complessivi proprio con i mancati pagamenti dei canoni di locazione delle altre sedi”. |