Venerdì, 8 Agosto 2025 Vasto

Scatta la protesta dei Sindaci del Medio ed Alto Vastese per i servizi sanitari scadenti

“Se la Regione non ci ascolta pronti a battaglie politiche e legali”

Venuto a conoscenza della riunione dei Sindaci del Vastese, organizzata per questa mattina presso il Municipio di Vasto, il Direttore Generale della ASL 02, il dott. Palmieri, ha tentato di giocare di anticipo diramando in mattinata un comunicato stampa con il quale preannuncia un intervento per il potenziamento della presenza di medici nel territorio del vastese.

Un pannicello caldo che non ha soddisfatto i primi cittadini Agostino Chieffo di Gissi, Silvana Di Palma di Castiglione Messer Marino, Nicola Zerra di San Buono, Fabio Di Vito di Furci, Giuseppe Masciulli di Palmoli, Filippo Stampone di Fraine, Luciano Piluso di Schiavi di Abruzzo, il consigliere comunale di Lentella Gianni Cordisco, i rappresentanti dei Comuni di San Giovanni Lipioni, Tufillo, Dogliola e Carunchio riuniti nella sala consiliare di Vasto dove ad accoglierli c'era il Sindaco di Vasto Francesco Menna. 

In aula hanno tutti indossato la fascia tricolore per ribadire l'importanza dell'incontro e per far giungere a chi di dovere il messaggio lanciato da Vasto.

Un incontro con i rappresentanti della stampa nel corso del quale gli amministratori del territorio hanno messo in evidenza le troppe gravi carenze che si registrano nel  Medio ed Alto Vastese dove la Sanità ha compiuto nel corso degli anni imprevedibili passi indietro. Basterà ricordare la funzione che aveva l'Ospedale di Gissi per fare un rapido raffronto con l'attuale gravissima situazione che mette a rischio la vita dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione, che vivono nei piccoli centri di questo lembo d'Abruzzo.

"A Gissi dovrebbero esserci quattro medici e ce ne sono due, a Castiglione tre, ma ce n’è solo uno". Questo l'esordio di Agostino Chieffo, sindaco di Gissi, che ha fornito dati inconfutabili sul potenziale delle delle postazioni del servizio 118 nel Vastese. Lui ricorda bene quali equanti servizi venivano offerti ai cittadini da quell'Ospedale che il ministro Remo Gaspari caparbiamente volle realizzare per andare incontro alle esigenze dei residenti dei paesi montani. 

"Attualmente - ha detto Chieffo - solo per le ambulanze di Gissi e Castiglione è previsto il medico a bordo, ma con due pensionamenti sono rimasti diversi turni scoperti. I nostri concittadini hanno diritto ad avere il medico. La Asl ci ha proposto una sola automedica, 12 ore a Gissi e altrettante a Castiglione Messer Marino. Ma è una soluzione improponibile vista la distanza, le condizioni orografiche e quelle delle strade, oltre al fatto che d’inverno, con la neve, sarebbero impossibili gli spostamenti d’urgenza. Se tutto va bene, il mezzo di soccorso ci mette un’ora ad arrivare. Ora non abbiamo il medico a bordo né a Gissi, né a Castiglione. Siamo pronti ad attuare ogni azione – legale se ce ne fossero gli estremi e anche politica – per tutelare i cittadini".

Giuseppe Masciulli, Sindaco di Palmoli ha posto l'accento sullo scarso interessamento dei rappresentanti regionali di questo territorio che, evidentemente, non fanno valere le ragioni ed i diritti dei cittadini del Vastese nelle sedi competenti”. 

Silvana Di Palma, sindaca di Castiglione Messer Marino e che di professione fa il medico, ha ricordato i pericoli reali che gli abitanti del suo paese e dell'Alto Vastese corrono. "Uno di loro ha detto - nei giorni scorsi ha rischiato di perdere la vita per uno shock anafilattico”

Luciano Piluso, sindaco di Schiavi d'Abruzzo, ha rimarcato la distanza che divide l'Alto Vastese dall'Ospedale San Pio. "Per raggiungere l' ospedale di Vasto occorre percorrere la Fondo Valle Trigno con un impiego di tempo di oltre un'ora". Lo stesso Piluso ha aggiunto: "E’ incredibile che dobbiamo pensare ad ambulatori costruiti dagli stessi Comuni con i propri fondi”

Nel corso dell’incontro è stato messo in risalto la carenza del sistema di telemedicina, uno strumento potenzialmente utile ma fortemente limitato, in queste aree, a causa delle connessioni internet inaffidabili e difficile da usare da una popolazione residente prevalentemente anziana.

La loro protesta - hanno assicurato - non si fermerà qui. Se non ci saranno risposte concrete si sono detti disposti a portare avanti la loro azione ai livelli più alti.