Giovedì, 31 Luglio 2025 AbruzzoIntersindacale abruzzese, “Taglio al salario accessorio ma milioni al Napoli CalcioNon è giusto che sia il personale sanitario, sotto organico e sotto carichi lavorativi pesanti, a dover rinunciare a quanto loro dovuto “Si comprendono le ‘difficoltà’ a far “quadrare” i conti della sanità abruzzese dopo la voragine maturata negli ultimi anni ma certo non è giusto che sia il personale sanitario, sotto organico e sotto carichi lavorativi pesanti, a dover rinunciare a quanto loro dovuto mentre la Giunta Regionale sta per rinnovare l’accordo per ospitare a Castel di Sangro il Napoli calcio per sei Sono le bellicose dichiarazioni dell’intersindacale sanitaria abruzzese, sul piede di guerra per tagli al salario accessorio del personale sanitario, alla vigilia dell’incontro di domani presso il Dipartimento Sanità a Pescara convocato dall’assessore alla Salute Nicoletta Verì per la questione dell’adeguamento dei fondi per il trattamento del salario accessorio del personale sanitario. “Sicuramente una questione spinosa che deve essere risolta nel miglior modo possibile per non Come già denunciato dalla Cgil, per il salario accessorio ci saranno circa 11 milioni di euro in meno, decurtati da voci come la produttività, con riduzioni che variano dal 60 all’80% a seconda dell’azienda sanitaria. “Una manovra che, di fatto, “scarica” ancora una volta il disavanzo delle ASL – che ammonta a 113 milioni – sulle spalle dei lavoratori, senza alcun preavviso né confronto sindacale. Nessuna comunicazione ufficiale è infatti arrivata da parte del presidente della Regione Marco Marsilio, né dall’assessore alla Sanità né dal direttore del Dipartimento Sanità. Secondo la Cgil “si tratta di un atteggiamento inaccettabile, che si somma al disagio concreto di chi, lavorando ogni giorno in corsia, nei laboratori o negli uffici, si ritroverà con una produttività attesa di 1.000 euro ridotta anche a 100. Una mazzata che, in tempi di caro vita, colpisce duramente anche la vita privata di migliaia di famiglie. La politica si chiude nella propria torre d’avorio mentre chi lavora nella sanità viene umiliato, senza spiegazioni e senza tutele. A fronte di questi tagli, e dell’ulteriore riduzione del 2% della spesa sanitaria prevista per il 2024, non si sa ancora quali interventi siano previsti dalle Asl per il risanamento dei conti”.
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