Mercoledì, 18 Giugno 2025 AbruzzoLa Regione Abruzzo al voto sulla legge del 'fine vita': seduta urgente del consiglio regionaleFissata per domani giovedì 19 giugno: in esame la legge sul suicidio medicalmente assistitoIl consiglio regionale dell'Abruzzo al voto sul suicidio medicalmente assistito. Una seduta urgente è convocata per giovedì 19 giugno, alle ore 15.30, nell’aula consiliare “Sandro Spagnoli” di palazzo dell’Emiciclo, all’Aquila. All’esame dell’assemble il progetto di legge, “Procedure e tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”. La proposta di iniziativa popolare è stata iscritta all'ordine del giorno con "procedura d'urgenza". Il testo era arrivato in Consiglio, per la prima volta, il 26 giugno 2024, ma in quell'occasione non si arrivò al voto. Da quella data sono scattati i 12 mesi concessi dalla normativa regionale per la pronuncia definitiva dell'aula sul progetto di legge. "Il 19 giugno 2025 cade a due anni precisi dalla consegna delle 8.119 firme depositate in consiglio regionale - ricordano in una lettera al presidente della giunta regionale i promotori della legge sul fine vita dell'associaizone Luca Coscioni - . In questi due anni è giunta una richiesta di suicidio medicalmente assistito alle Asl abruzzesi, richiesta caduta nel vuoto per la mancanza di una disciplina giuridica del diritto che deve essere garantito. All’unanimità, nel dicembre 2024, il consiglio regionale votò la modifica di bilancio che prevedeva lo stanziamento di una cifra per individuare le figure specifiche per dare risposta al paziente che aveva fatto richiesta al sistema sanitario abruzzese. Richiesta caduta nel vuoto perché questa persona è venuta a mancare prima di ricevere risposte. Questo accadimento ci ricorda l’importanza di avere delle regole giuste per rispondere alle necessità dei cittadini, che non hanno categorie, ma che di fronte alla legge sono tutte uguali. E quale uguaglianza può esserci di fronte all’assenza della legge? Senza di questa, c’è solo l’infimo mondo dell’arbitrio e della violenza, del sopruso e dell’anarchia, che in un sistema costituzionale significa abbandono, declassificazione, illegalità. Non è una corsa a essere migliori, perché approvare una legge non significa necessariamente essere migliori. Non crediamo che la legge debba essere eticamente indirizzata, inserita nel solco del giusto e dello sbagliato". Se la legge sul fine vita dovesse essere approvata, l’Abruzzo sarebbe seconda regione italiana a dotarsene dopo la Toscana.
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