Martedì, 20 Maggio 2025 VasteseI genitori di Andrea Prospero sono tornati in Procura a PerugiaHanno chiesto di fare piena chiarezza sulle circostanze del decesso del diciannovenne, morto per istigazione al suicidioSono tornati in Procura, a Perugia, a quasi quattro mesi dalla morte di Andrea Prospero, trovato senza vita il 29 gennaio scorso in un appartamento in affitto. I genitori dello studente universitario di Lanciano hanno incontrato il sostituto Annamaria Greco, cotitolare del fascicolo coordinato dal procuratore capo Raffaele Cantone, dopo che il collega Giuseppe Petrazzini è andato in pensione. Papà Michele, mamma Teresa e il figlio maggiore Marco sono stati accompagnati dai loro legali, gli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli. Il pm ha confermato loro che si attende l'ultima informativa della polizia postale sui tre cellulari sequestrati al diciottenne romano, agli arresti domiciliari per istigazione al suicidio, per avere aiutato Andrea a mettere in atto il suo proposito autolesionistico mentre stavano chattando su un gruppo Telegram. Un altro diciottenne, di Afragola (Napoli), è indagato invece per cessione di sostanze stupefacenti per aver venduto a Prospero l'ossicodone usato per togliersi la vita nell'appartamento di via Del Prospetto. Alla pm la famiglia ha espresso le proprie perplessità sugli ultimi istanti di vita del diciannovenne e chiesto ulteriori approfondimenti, in particolare in merito al fatto se Andrea sia stato solo istigato al suicidio o se insieme a lui ci fosse qualcuno nel b&b preso misteriosamente in affitto.
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