Martedì, 29 Aprile 2025 AbruzzoBuco della Sanità: parla la Verì. "Il debito resta a 81 milioni di euro"L'assessore precisa: il Ministwero chiede solo chiarimenti su alcune poste"“Ad oggi il disavanzo che risulta nel sistema Nsis è pari a 81 milioni di euro, così come avevamo già comunicato alla vigilia della riunione del tavolo Nel corso dell’incontro, i tecnici ministeriali hanno chiesto chiarimenti su alcune poste, pari a circa 30 milioni di euro. Avrei preferito attendere la conclusione delle procedure amministrative, ma il caos e la disinformazione che ancora una volta si sono scatenati intorno al disavanzo della sanità regionale mi obbligano a fare alcune doverose precisazioni, come sempre nella massima trasparenza che contraddistingue il mio lavoro e quello del Dipartimento Sanità della Regione”. Lo puntualizza l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, che torna a intervenire sulla situazione dei conti del sistema sanitario regionale, dopo le richieste di approfondimento avanzate dai ministeri affiancanti nel corso dell’ultima riunione del tavolo di monitoraggio, e replicando ai durissimi attacchi dell’opposizione, che parla di debito salito a 110 milioni nel 2024, e addirittura già di 120 milioni nel primo trimestre 2025. Entro il 30 aprile, dunque domani, il conto economico va chiuso e va presentata la proposta di legge regionale per la totale copertura anche di queste ulteriori poste negative, a prescindere dalla loro effettiva sussistenza in questo ordine di grandezza. La verifica finale, infatti, avverrà solo nel tavolo di monitoraggio di luglio, quando al Ministero verrà presentati il bilancio d’esercizio consolidato dell’intero sistema sanitario regionale, anche alla luce dei bilanci consuntivi 2024 delle Asl che sono in fase di approvazione in questi giorni. “Ad oggi – spiega – il disavanzo che risulta nel sistema Nsis (la piattaforma del Ministero della Salute su cui vengono inseriti tutti i dati dei diversi sistemi sanitari regionali) è pari a 81 milioni di euro, così come avevamo già comunicato alla vigilia della riunione del tavolo. Cosa è successo allora? Nel corso dell’incontro, i tecnici ministeriali hanno chiesto chiarimenti su alcune poste, pari a circa 30 milioni di euro: 10 milioni per contenziosi pendenti, 9 milioni per partite contabili non allineate (non ritenute conformi agli schemi di bilancio e dunque da riordinare) e il resto relativi a finanziamenti del fondo di coesione assegnati, ma non ancora impegnati dalle Asl”. “E in quella sede – continua l’assessore – verrà certificato l’effettivo ammontare del disavanzo della sanità regionale. Oggi stiamo lavorando prudenzialmente su quelle che sono le cifre indicate dai ministeri affiancanti, sulla base delle quali stiamo chiudendo anche la proposta di legge che andrà all’esame del Consiglio regionale”. Un ultimo riferimento la Verì lo fa ad alcune ipotesi di copertura del disavanzo che sono circolate nelle ultime ore, riferite da Abruzzoweb, che ha dedicato un articolo alla riprogrammazione di fondi inutilizzati risalenti all’emergenza covid-19, precisando per completezza a cosa dovevano essere destinati. . “Mi riferisco ai circa 8 milioni e mezzo – conclude – di fondi statali legati alla pandemia Covid. Fondi dedicati e vincolati alle ricadute negative dell’emergenza sanitaria su vari ambiti, ma che possono essere utilizzati solo per quello scopo e che se non impegnati, andrebbero persi. Sentire dunque parlare di cancellazione dei sostegni agli studenti fuori sede o agli artigiani è semplicemente falso”. |