Martedì, 28 Gennaio 2025 Nazionali

Bloccato il rinnovo del CCNL dei Metalmeccanici

Federmeccanica fissa aumenti a quota 173€

Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei metalmeccanici industria è in una fase di stallo. Fim, Fiom e Uilm, le principali sigle sindacali del settore, hanno posto un ultimatum a Federmeccanica e Assistal: se entro il 31 gennaio 2025 non sarà convocata una riunione per riprendere le trattative, gli scioperi programmati per febbraio saranno confermati.

Le posizioni di Federmeccanica e Assistal sugli aumenti salariali

Le associazioni industriali hanno presentato una proposta che prevede un aumento salariale di 173 euro in tre anni, vincolato però alla realizzazione delle previsioni dell’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato (IPCA) calcolato dall’ISTAT nel giugno 2024. Nel caso in cui l’IPCA non fosse in linea con le stime, gli aumenti salariali per il triennio 2025-2027 potrebbero essere ridotti, esponendo i lavoratori a un’incertezza sui benefici reali.

I sindacati giudicano questa proposta inadeguata, sottolineando che non risponde alle crescenti difficoltà dei lavoratori e non garantisce retribuzioni adeguate all’aumento del costo della vita. La piattaforma sindacale, invece, richiede un aumento salariale di 280 euro in tre anni, non condizionato dall’IPCA se non come elemento di garanzia.

In caso di mancata convocazione di un incontro entro il 31 gennaio, è previsto uno sciopero di otto ore per febbraio, articolato su scala nazionale con modalità e date differenziate. Oltre a ciò, proseguiranno il blocco degli straordinari e della flessibilità oraria, limitando l’attività lavorativa alle 40 ore settimanali previste dal contratto.

Fim, Fiom e Uilm chiedono un rinnovo del CCNL che includa aumenti salariali reali, pari a 280 euro sui minimi contrattuali, per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori. Tra le altre richieste figurano misure per migliorare le condizioni lavorative, ridurre la precarietà, incrementare la sicurezza sul lavoro e promuovere un maggiore welfare aziendale.

Il confronto tra le parti rimane bloccato e il tempo a disposizione per trovare un accordo stringe. Se Federmeccanica e Assistal non mostreranno aperture significative, il conflitto rischia di intensificarsi, influenzando le condizioni lavorative di oltre un milione e mezzo di persone impiegate in un settore cruciale per l’economia italiana.